Tratto da Sanità Infromazione. In Italia sono 120mila le persone colpite da ictus ogni anno e 12mila di loro sono under 55. Il 25% dei casi avviene infatti prima dei 65 anni di età. Per sensibilizzare alla patologia l’Associazione Italiana Ictus ha lanciato una campagna di sensibilizzazione. In Italia sono 120mila le persone colpite da ictus ogni anno e 12mila di loro sono under 55. Il 25% dei casi avviene infatti prima dei 65 anni di età. Si tratta di una delle prime tre cause di morte e la prima di disabilità, che riguarda 45mila dei sopravvissuti all’evento acuto, e su cui è possibile intervenire con azioni di prevenzione mirate. Per sensibilizzare alla patologia e migliorare le opportunità di prevenzione, ISA-AII, l’Associazione Italiana Ictus, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha lanciato ad aprile una campagna di sensibilizzazione sulle malattie cerebrovascolari e nell’ambito di questa collaborazione sono state effettuate nella Caserma della Guardia di Finanza dell’Aquila due giornate di screening gratuiti.
Ipertensione, glicemia e colesterolo alto tra i fattori di rischio dell’ictus
“L’ictus può colpire soggetti di ogni età – spiega Paola Santalucia, presidente eletto ISA-AII –, in particolar modo se in presenza di stili di vita scorretti. Infatti fattori di rischio come ipertensione, glicemia e colesterolo elevati e non sotto controllo, abitudine al fumo o all’eccesso di alcool, sovrappeso e sedentarietà danneggiano il sistema cardiovascolare con effetto che aumenta con il loro persistere nel tempo fino alla manifestazione dell’evento clinico, come infarto e ictus. Per questa ragione, in collaborazione con la Guardia di Finanza, abbiamo lanciato un progetto di screening del personale che mediamente ha un’età giovane e comunque al di sotto dei 60 anni. Il progetto è iniziato ad aprile in occasione del congresso nazionale ISA-AII ospitato proprio dalla Scuola Allievi della Guardia di Finanza, e proseguirà nei prossimi mesi presso altre sedi sul territorio italiano”.
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Tratto da mondosanità Una analisi a tutto tondo sui numeri del cancro relativi all’anno in corso permette a tutti gli attori della sanità di pianificare al meglio gli interventi necessari. Il volume “I numeri del cancro in Italia 2024”, pubblicato dall’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM), con AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), rappresenta un appuntamento annuale per comprendere i dati epidemiologici relativi agli ultimi 12 mesi.
Quanti sono i nuovi casi di tumore stimati in Italia nel 2024? Quali sono gli stili di vita raccomandati? Tra i comportamenti a rischio più comuni ci sono il fumo, l’abuso di alcol, l’assunzione insufficiente di frutta e verdura, e la mancata partecipazione agli screening preventivi. Il volume sottolinea l’importanza di sensibilizzare la popolazione su questi fattori di rischio. L’analisi evidenzia una forte correlazione tra l’inquinamento ambientale e l’aumento dei casi, in particolare le patologie respiratorie e cutanee. Questo richiede un impegno congiunto per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’esposizione a sostanze nocive.
Alla presentazione, a Roma, sono intervenuti tra gli altri Francesco Perrone (Presidente AIOM), Massimo Di Maio (Presidente Eletto AIOM), Fabrizio Stracci (Presidente AIRTUM), Diego Serraino (Direttore SOC Epidemiologia Oncologica e Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia, Centro di Riferimento Oncologico, IRCCS, Aviano), Paola Mantellini (Direttrice Osservatorio Nazionale Screening), Maria Masocco (Responsabile Scientifico dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI D’Argento, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità) e Lucia Castellano (Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania – Ministero della Giustizia).
Da segnalare, inoltre, i saluti istituzionali di Pierluigi Russo (Direttore tecnico-scientifico di AIFA), Franco Locatelli (Presidente Consiglio Superiore di Sanità), Mauro Biffoni (Direttore del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità), Saverio Cinieri (Presidente Fondazione AIOM) e Francesco Riva (Consigliere CNEL).
I lavori delle due giornate internazionali promosse nel mese di ottobre 2024 dalla FNOPI e che hanno riunito a Roma i maggiori rappresentanti delle istituzioni infermieristiche di Europa e del Mondo sono confluiti in un position statement dal titolo Sviluppo delle professioni infermieristiche in Europa e nel mondo.
L’idea alla base del documento è stata quella di non disperdere suggerimenti, approfondimenti e analisi emersi nel corso dei due eventi 2nd International Congress of Nursing Regulators e Sfide e priorità dell’Infermieristica in Europa e nel Mondo.
In questo modo, i partecipanti si sono impegnati a racchiudere i risultati dello scambio internazionale tra Enti regolatori, professori e ricercatori all’interno di un documento in cui vengono evidenziati 9 punti chiave attorno ai quali orientare le attività, con il coinvolgimento delle istituzioni competenti.
Scorrendo il position è infatti possibile approfondire gli impegni assunti dalle Federazioni Europee, ma anche dai rappresentanti del Ministero della Salute, come Americo Cicchetti Direttore generale della Programmazione, e dai referenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che hanno partecipato all’evento Sfide e priorità dell’Infermieristica in Europa e nel Mondo:Margrieta Langins, Nursing and Midwifery Advisor at the World Health Organization-Europe e Giorgio Cometto, dell’Health Workforce Department, World Health Organization a Ginevra.
QUI IL TESTO INTEGRALE DEL POSITION in lingua italiana
QUI IL TESTO INTEGRALE DEL POSITION in lingua inglese