Indagine e promozione della professione infermieristica nelle scuole di secondo grado. Formazione, ruolo competenze
Attraverso questo studio ho cercato non soltanto di promuovere la professione infermieristica, negli studenti della scuola secondaria di secondo grado, sul percorso formativo teorico e pratico, su come siano organizzati i diversi anni accademici (prendendo in considerazione il percorso proposto dall’Università degli Studi di L’Aquila) ma illustrando anche le potenzialità e le peculiarità della nostra professione, cercando di rispondere alle diverse perplessità che spesso molti studenti riservano. Inoltre ho valutato attraverso un questionario specifico se le nozioni trasmesse siano state recepite e di quale sia la conoscenza più peculiare rispetto alla professione.
Tutto questo è riuscito a concretizzarsi anche in tempi di covid-19 grazie all’impegno ed il sostegno non solo dell’Ordine professionale di appartenenza, in questo caso OPI Teramo, di cui faccio parte e che da anni si confronta con le scuole provinciali su diversi temi, dai docenti di riferimento dei vari plessi scolastici che hanno sposato sin da subito e con entusiasmo tale iniziativa. Nella realtà sappiamo come il ruolo infermieristico sia sempre più perno fondamentale del sistema salute a testimonianza di questo l’evoluzione legislativa e deontologica che la professione ha compiuto.
Obiettivi specifici dello studio:
- Orientare gli studenti su un possibile percorso universitario, fornendo una visione completa della professione infermieristica;
- Illustrare i principali sviluppi legislativi, formativi e distintivi della professione nel corso degli anni;
- Fornire gli strumenti peculiari formativi universitari, illustrando attività didattiche e tirocini pratici;
- Acquisire consapevolezza sul ruolo infermieristico in Italia e nel mondo;
- Recepire la conoscenza degli studenti e valutarla
Più che sul percorso formativo illustrato agli studenti ed alle potenzialità che oggi la nostra professione ha in Italia e fuori dall’Italia, dove sono sempre più specificatamente richiesti infermieri italiani per il grado di preparazione che viene raggiunto o di come quest’ultimi abbiano un ruolo non soltanto di competenze specifiche della professione ma impiegati in organizzazione logistica nelle missioni umanitarie ( per questo abbiamo trasmesso agli studenti una testimonianza di una collega di emergency), vorrei soffermarmi sul test sottoposto in cui emergono degli spunti interessanti:
Dai dati è emerso come gli studenti siano a conoscenza del percorso formativo universitario, al tempo stesso il dato è incongruente con quello della conoscenza della dirigenza e ricerca infermieristica. Probabilmente gli studenti conoscevano la prima parte del percorso formativo, laurea.
Altro aspetto interessante è come gli studenti identifichino la figura infermieristica solo in associazione agli ospedali ed imprescindibile dalla figura medica. Sono scoraggianti per la professione anche i dati sulla percezione che si ha da parte degli studenti sull’autonomia professionale e del ruolo di educatore sanitario.
Totalmente negativi per la professione i dati riguardanti la conoscenza di ricercatori o dirigenti infermieristici, quest’ultimi sconosciuti anche ad i docenti degli stessi studenti. Vi è una accettabile percezione del grado di responsabilità diretta civile, penale, disciplinare rispetto al professionista anche se non si è consapevoli del fatto che esistano ambulatori a totale gestione infermieristica.
Non si è riusciti, nonostante i passi in avanti compiuti in questi anni, ad avviare un processo culturale tale da permettere alla professione infermieristica di occupare la posizione che le compete nella nostra società.
A mio modo di vedere ( ed in questi ultimi anni le politiche sanitarie stanno andando in questa direzione, vedi istituzione dell’infermiere di famiglia/comunità, ) la scuola è il luogo strategico dove applicare, incrementare la promozione della figura infermieristica, sino ad arrivare ad una presenza stabile di un infermiere per ogni plesso scolastico, tale iniziativa, coadiuvata da Miur (Ministero dell'Istruzione Ministero dell'Università e della Ricerca) e FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) potrebbe innescare tale cambiamento culturale rispetto alla nostra professione.
In questi due anni in cui ho lavorato a tale progetto e durante la mia carriera infermieristica ho conosciuto colleghi stupendi, molto preparati, alcuni hanno raggiunto anche posizioni molto importanti come la nostra collega Paola Di Giulio Vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, la riflessione e che si potrebbero preparare professionalmente anche infermieri per andare su Marte ma se non si innesca un processo culturale rispetto alla nostra professione tutto sarà vano.
La scuola può rappresentare il luogo strategico ideale.
In allegato il progetto di ricerca : Indagine e promozione della professione infermieristica nelle scuole di secondo grado. Formazione, ruolo competenze e curriculum vitae
Uno dei video illustrativi mostrati agli studenti: