Gentile Direttore,
la centralità del paziente nell'organizzazione sanitaria è fondamentale rispetto alle attenzioni, ai bisogni e ai valori del paziente urge però, una riflessione su quanto sta accadendo rispetto ai ruoli professionali e al bisogno di cura dei cittadini. Si nota sempre, con rammarico, che si parla di orgoglio e di demansionamento dell'infermiere, ma mai di quello che effettivamente l'infermiere sta perdendo di vista e cioè, un principio che nasce da molto lontano e che deriva da un'etica professionale che non può essere ignorata, ciò è una esagerazione che va oltre i principi ispiratori di Florence Nightingale.
Ci sono infermieri che si sentono infermieri e non si sentono demansionati a svolgere funzioni "di basso livello" come definito da altri infermieri.
Di quale chance si sta parlando, di quale assistenza migliore si parla, quando lo stesso infermiere ritiene non più di sua pertinenza alcune funzioni necessarie a conoscere il paziente. Non si acquisisce dai libri o dalle nozioni il tipo di assistenza, gli utenti si sentono "abbandonati", incapaci di dare un sostegno ai propri cari e sono costretti a rivolgersi all'oss per un'assistenza che viene rifiutata dallo stesso infermiere.
Si usano sempre parole chiare, forti, inequivocabili per dare slancio ad una professione che involontariamente si allontana sempre più dal malato lasciando un vuoto che viene colmato dall'oss e da altre figure esistenti....
26/06/2017 - Coordinamento regionale OPI: "Istituito tavolo tecnico permanente all'assessorato alla Salute".
La Regione Sicilia ha riconosciuto formalmente il ruolo e le competenze delle professioni sanitarie, infermieristiche, ostetriche e delle aree tecnico-diagnostica, tecnico-assistenziale, della riabilitazione e della prevenzione.
Lo rende noto il coordinamento regionale OPI della Sicilia, che da anni chiedeva questo riconoscimento. "All'assessorato regionale alla Salute - afferma Franco Gargano, presidente del Collegio OPI di Palermo - si insedierà un tavolo tecnico permanente che sarà costituito da dirigenti regionali dei servizi specifici e da rappresentanti dei coordinamenti dei collegi degli Infermieri".
Alla Regione il coordinamento regionale OPI ha presentato un documento sulle principali criticità del sistema sanitario dell'Isola. "Le dotazioni organiche - continua Gargano - sono insufficienti con gravi danni per l'utenza e il piano di rimodulazione della rete ospedaliera non è ancora partito. A oggi la sanità siciliana funziona grazie al senso del dovere degli operatori, in particolar modo degli infermieri, in prima linea nei rapporti con i pazienti".
Secondo il presidente del Collegio OPI di Palermo, "occorre che si proceda alla nomina del dirigente dell'unità operativa professionale infermieristica, che si istituisca la figura dell'infermiere di famiglia-comunità, per rendere operativa concretamente l'assistenza sanitaria sul territorio". Per Gargano, infatti, "il riconoscimento del ruolo di questi lavoratori è il primo passo per ridisegnare la sanità in Sicilia, rendendola funzionale alle esigenze dei cittadini".
24/06/2017 - Convegno organizzato da Aniarti per discutere di sicurezza delle cure, responsabilità professionale e linee guida.
Sabato 24 giugno, presso l'aula Montalcini dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, Aniarti (Associazione nazionale Infermieri di area critica) ha tenuto un convegno dal titolo: L'entrata in vigore della legge Gelli - le associazioni professionali infermieristiche insieme per discutere di sicurezza delle cure, responsabilità professionale e linee guida. L'evento è stato patrocinato dal Collegio OPI di Roma e ha registrato la partecipazione di circa cento professionisti.
La relazione introduttiva, sulla sicurezza delle cure, è stata affidata a Maria Grazia Proietti, segretaria OPI Roma. A seguire, una decina di relatori di assoluta autorevolezza tra cui l'avvocato Giovanna Marzo, esperta giurista da Torino; i presidenti di molte Associazioni Professionali e Società scientifiche quali AICO, ANIPIO, AISLEC, AIURO, AIT, LIC, ANIARTI, AIUC, una rappresentanza del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica e dell'Università di Tor Vergata. Alla tavola rotonda che ha chiuso l'evento, ha partecipato Gennaro Rocco, per Enpapi. Tutti d'accordo sul fatto che non si ottengono risultati senza interventi culturali e formativi che partano già dalla formazione di base e post-base, senza una maggiore ed auspicata collaborazione professionale tra colleghi che passa attraverso una chiara appartenenza al gruppo professionale, ed infine senza una apertura interprofessionale anche con quella classe medica, che pare distante, ma con la quale occorre, a detta anche degli autorevoli partecipanti alla tavola rotonda, aprirsi al dialogo e al confronto sicuri delle proprie posizioni future rispetto ai decreti che individueranno le Società scientifiche accreditate e le modalità con cui elaborare e pubblicare linee guida cliniche a seguito della valutazione dell'Iss e dell'Agenas.
"La nuova legge – dichiara Gaetano Romigi, del direttivo nazionale Aniarti – apre anche altri capitoli degni di essere approfonditi anche in future iniziative, come ad esempio quello dell'assicurazione obbligatoria per gli esercenti le Professioni Sanitarie". Infine, tutti d'accordo sul proseguire i lavori della Consulta delle Associazioni infermieristiche, attivata dalla Federazione nazionale OPI il 21 maggio scorso a Roma, proprio allo scopo di coagulare le istanze di un organismo che altrimenti non avrebbe voce se non supportato dall'apparato messo a disposizione dal massimo organo di rappresentanza istituzionale e riconosciuto.