03/11/2017 - L'esperienza della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli in unconvegno per fare il punto sul SITRA a 5 anni dalla sua istituzione.
"Il sistema salute e le professioni sanitarie: una risposta appropriata e sostenibile - L'esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli". È questo il titolo del convegno che si svolgerà lunedì 6 novembre, alle ore 9, presso l'Aula Vito del Policlinico Gemelli.
Dopo l'intervento di apertura del Direttore Generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Enrico Zampedri, il convegno vedrà i contributi del Direttore Sanitario Andrea Cambieri, del Responsabile Uoc SITRA Maurizio Zega, del Direttore Area Gastroenterologia e direttore Uoc Medicina interna e gastroenterologia Antonio Gasbarrini, del Direttore Risorse Umane Daniele Piacentini.
Intervengono il Responsabile Distretto 1 ASL RM 1 Mariarosaria Romagnuolo, il Direttore Generale della Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute Andrea Urbani, il Professore associato di economia aziendale dell'Università di Firenze e SDA Bocconi, Mario Del Vecchio, il Direttore Generale Istituto Palazzolo Edoardo Manzoni, la presidente della Federazione nazionale OPI, Barbara Mangiacavalli. Modera la giornalista e conduttrice televisiva Paola Saluzzi.
"Il meeting – spiega Zega - è pensato proprio per portare in evidenza quanto fatto e misurarci con gli stakeholder per avere un risconto sul lavoro fatto e sulle possibili attività future". Il SITRA gestisce le professioni sanitarie e il personale di supporto di tutte le Unità Operative del Gemelli, spiega Zega: la struttura organizzativa prevede una componente gestionale con dieci dirigenti, ognuno per Polo assistenziale, e un'area tecnico-professionale con due Professional che lavorano costantemente in ricerca, reporting e analisi degli outcome".
"L'articolo di ieri su la Nazione,a firma di Laura Provitina, relativo ad alcune novità per gli utenti della Sanità spezzina, ha suscitato nella categoria alcune perplessità per un paio di passaggi piuttosto oscuri. Così come viene sommariamente descritta, infatti,la attività degli ambulatori dei codici bianchi non pare includere la figura dell'infermiere che, nelle città italiane che hanno attivato questa modalità, è certamente presente: si effettuano infatti medicazioni e si somministrano farmaci, attività per le quali la responsabilità è infermieristica. Inoltre, si annuncia l'imminente arrivo della figura dell'infermiere dell'accoglienza, che in realtà già agisce da diversi mesi presso il S.Andrea con buon riscontro da parte dell'utenza. Nei pronto soccorsi normalmente intasati questa figura (di recente introduzione, con modalità diverse da Regione a Regione, e perfino da ASL ad ASL) attua un collegamento fra ''dentro'' e ''fuori'', riuscendo a dare prima di tutto informazioni professionali a familiari in attesa di sviluppi (spesso i tempi degli accertamenti diagnostici sono necessariamente lunghi)..... vai all'articolo
Di seguito la posizione del Collegio OPI di Teramo in merito alla vicenda “Blood Exchange”:
"In merito alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto un infermiere dell'ospedale di Giulianova, raggiunto da misura cautelare emessa dai magistrati del Tribunale di Teramo a seguito di indagine condotta dalla Polizia Stradale di Giulianova, il Consiglio Direttivo del Collegio OPI di Teramo, in qualità di ordine rappresentativo della professione infermieristica, si ritiene parte lesa dall'operato illecito contestato al professionista sanitario". E' il pensiero del presidente del Collegio, Cristian Pediconi.
"Da accertamenti immediatamente posti in essere, risulta che il collega coinvolto non è iscritto a questo Collegio provinciale, ma al Collegio della provincia di origine. Circostanza che, nel rispetto delle decisioni dell'Autorità Giudiziaria e delle norme in vigore, attribuisce al Collegio OPI al quale l'indagato è iscritto la valutazione sui provvedimenti da adottare nell'ambito del proprio potere disciplinare. A tal proposito, ricordiamo a tutti gli infermieri che l'albo di riferimento al quale perfezionare l'iscrizione è quello della provincia in cui si hanno il domicilio lavorativo e la residenza".
E conclude: "Dispiace apprendere notizie di questo tenore che rischiano di danneggiare agli occhi dei cittadini l'immagine di una professione che viene svolta dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti in assoluta onestà e correttezza, come gli innumerevoli attestati di stima e gratitudine degli utenti della sanità quotidianamente stanno a confermare. Il Consiglio Direttivo del Collegio OPI di Teramo, recentemente rinnovato, continuerà a vigilare sul rispetto dei doveri deontologici dei propri iscritti, al fine di garantire sempre il massimo livello di assistenza alla popolazione".