Convocato questa mattina a Pescara (29/5/2020) in Regione il Presidente OPI Teramo dove con gli altri presidenti provinciali della Regione Abruzzo saranno ricevuti dall'l'assessore alla Salute Nicoletta Verì, e il direttore del Dipartimento Sanità, Claudio D'Amario, per sottoscrivere un protocollo d'intesa con gli ordini provinciali delle professioni infermieristiche.
Un tavolo di confronto permanente con l’obiettivo di affrontare congiuntamente le tematiche di maggiore rilevanza: dai nuovi modelli organizzativo-assistenziali alla formazione specifica.
Questa mattina a Pescara, l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, e il direttore del Dipartimento Sanità, Claudio D’Amario, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con gli ordini provinciali delle professioni infermieristiche.
Il documento è stato sottoscritto dai presidenti provinciali Maria Luisa Ianni (L’Aquila), Giancarlo Cicolini (Chieti), Irene Rosini (Pescara) e Cristian Pediconi (Teramo).
L’intesa prevede lo sviluppo di nuovi modelli organizzativo-assistenziali e delle competenze esperte e specialistiche anche alla luce del nuovo contratto collettivo nazionale del personale del comparto sanita e delle responsabilità definite dalla legge 24/2017 sulla sicurezza delle cure e della persona assistita; standard del personale infermieristico del servizio sanitario regionale, anche in considerazione della riduzione degli organici per il blocco del turn over; sviluppo professionale e di carriera, formazione e aggiornamento del personale infermieristico; azioni per l’assistenza territoriale; definizione del fabbisogno formativo degli infermieri e infermieri pediatrici; avvio di percorsi per lo sviluppo del corpo docente universitario afferente ai settori scientifico-disciplinari dei corsi di laurea delle professioni sanitarie.
Del Tavolo di lavoro permanente per l’attuazione del protocollo faranno parte l’assessore, il direttore del Dipartimento e i presidenti degli Opi provinciali.
“Da sempre – commenta la Verì – sono convinta fermamente del ruolo insostituibile che svolgono gli infermieri nel sistema dell’assistenza sanitaria e da oggi avremo una sede propria e istituzionalmente riconosciuta per confrontarci su ambiti di intervento comuni, così da arrivare a definire interventi condivisi, nel pieno rispetto delle prerogative e delle autonomie dei rispettivi ruoli”.
Mettere dei medici a guardia della formazione dell’infermiere è uno scivolone che denota una non piena conoscenza del fenomeno che si intende governare. Così Loreto Lancia, professore ordinario MED 45, che in merito al tanto contestato DM n.82 del 14 maggio 2020 sottolinea che abbiamo qualificatissimi docenti infermieri del servizio sanitario nazionale, non vedrei problemi se il DM venisse rettificato prevedendo esclusivamente la presenza di infermieri al posto dei due ospedalieri di altra professione. Senza dimenticare, però, la riduzione dei docenti a tempo indeterminato, che andrebbe compensata con l’inserimento in ruolo di nuovi professori universitari del settore scientifico disciplinare delle scienze infermieristiche.
Università, Lancia: abbiamo qualificatissimi docenti infermieri del SSN
Ha suscitato l'indignazione dell'intera comunità infermieristica il DM n.82 del 14 maggio 2020 “Modifica requisiti di docenza lauree per Infermieri”, che sui cinque professori universitari previsti ne sostituisce due con personale medico ospedaliero oltre a ridurre di due terzi il numero il numero minimo dei docenti universitari a tempo indeterminato necessari per l’accreditamento del corso di laurea....