Anche l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo presente all'importante appuntamento "Giubileo degli Ammalati e degli Operatori Sanitari “LA PROSSIMITÀ VIA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA SALUTE” attraverso il segretario Dott. Stefano Bellini ed il tesoriere Dott. Luca Ruggieri. Questi ultimi hanno ribadito, alla presenza delle diverse personalità: il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia e l'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, l'importanza, la centralità della professione infermieristica nella nuova sfida sanitaria ovvero l'assistenza sanitaria sul territorio attraverso l'infermiere di famiglia/comunità, negli ambiti delle Case della Comunità e nello sviluppo del sistema dell’assistenza domiciliare.
Considerazioni riprese nell'intervista alla consigliera OPI TERAMO Dott.ssa Silvia Capitanio, intervenendo non solo sull'evento ma anche sull'importanza della campagna vaccinale che vede, come sempre, gli infermieri non solo protagonisti impegnati sul campo ma come promotori ed educatori della salute.
di Domenico De Felice
Medico, opinionista di sanità sociale
Mercoledì 11 agosto 2021. Milano. Ore 15:00 circa. In casa da solo. Attacco acuto di dolore precordiale con intensa sudorazione. Da medico mi preoccupo che possa essere un allarme di accesso acuto cardiaco. Mi sdraio qualche minuto. Sudorazione abbondante. Cerco l’amico cardiologo a cui spiego la situazione. Mi consiglia di recarmi al Pronto Soccorso. L’obnubilamento da medico-paziente aumenta per la umana paura.
Mi reco al Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli. Entro circa alle 15:30 da solo, a piedi. Vengo accolto da un infermiere di una gentilezza e preparazione impressionanti. Mi accetta in codice giallo. Esegue un ECG che a lui appare nella norma (non serviva farlo vedere al cardiologo, ne avrà visti centinaia). Ovviamente il cardiologo ha confermato il “referto”. Nel giro di pochi minuti vengo visitato da una dottoressa altrettanto gentile con una giovane infermiera che pareva un angelo. Mi eseguono un prelievo per il controllo degli enzimi dell’infarto, mi somministrano farmaci per abbassare la pressione arteriosa, che per lo stress si è alzata moltissimo e una RX del torace.
Il sospetto, dopo esito degli enzimi che sono normali, è attacco di gastrite acuta. In realtà la mia è stata una sensazione come di trafittura di un grosso coltello. Con un senso di oppressione. La dottoressa mi aveva già messo una flebo con antiacido. In breve tempo il dolore acuto si attenua, certamente per il farmaco ma anche per la tensione che si abbassa. Ma giustamente devo rimanere in osservazione per poi ripetere gli enzimi. Sono in attesa su un lettino in corridoio. Passano le ore e ho la “fortuna” di assistere a un pomeriggio di una Milano deserta nel Ps dell’ospedale più centrale.
La cosa che mi ha colpito di più è stata la gentilezza, l’umanità e la preparazione in particolare del personale infermieristico. Sono certo loro i veri “padroni” delle urgenze. Come sempre ho pensato, nei miei quaranta anni di sala operatoria, di attività ambulatoriale e di reparto: i medici senza gli infermieri non avrebbero possibilità di esistere e di essere. Non ho mai compreso e ho sempre lottato contro i medici che non considerano gli infermieri allo stesso livello. Almeno. Ogni infermiere è l’angelo custode del medico e del paziente.
Passa il tempo e una moltitudine di personaggi passano vicino a me. Diversi giovani politraumatizzati per incidenti stradali, spesso in moto. Bambini con sintomi vari che ai miei occhi non appaiono gravi. Un detenuto con tre guardie carcerarie, e molto altro. Mentre loro, gli angeli, hanno sempre una parola, un sorriso, un occhio aperto. I pazienti vanno e vengono. Loro sono sempre lì ad assistere medici e pazienti....
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Una splendida serata quella trascorsa ieri sera al Parco Fluviale di Teramo per il tour letterario estivo degli scrittori del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea, organizzato anche grazie alla Fondazione Bruno Ballone .
Un ringraziamento agli organizzatori per l'invito ricevuto che ha permesso all' Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo di partecipare a questo splendido evento culturale di caratura nazionale, in cui si sono affrontati, attraverso il lavoro degli autori, temi sociali importanti che meglio possono far comprendere alcuni aspetti della nostra realtà contemporanea.
Un premio con un legame particolare con l'Abruzzo ed in particolare con Teramo che parte da lontano, non soltanto dai vincitori degli ultimi anni come; Remo Rapino nel 2020 con "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio" o Donatella Di Pietrantonio nel 2017 con "L'Arminuta" ma con legami presenti sin dai primi anni in cui il premio è stato istituito. Vai al video