In una lettera la presidente OPI chiede un immediato intervento del Ministro per evitare che si ripetano fatti come quelli di Perugia e Ancona "in cui turni massacranti, organici depauperati, personale che invecchia mettono a rischio la professionalità degli infermieri e la salute dei pazienti". LA LETTERA
La presidente della Federazione OPI, Barbara Mangiacavalli, ha inviato oggi una lettera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con la richiesta di un suo immediato e risolutivo intervento, non dal punto di vista disciplinare, ma dell’organizzazione del lavoro, per evitare che si ripetano fatti come quelli recenti di Perugia e Ancona in cui infermieri ormai prossimi alla pensione sono stati licenziati o inviato davanti alla commissione disciplinare per non essere “fisicamente” riusciti ad adempiere in pieno non al loro dovere, ma alla mole di lavoro extra di cui sono caricati oggi i professionisti sanitari per la carenza di organici nelle strutture sanitarie.
Secondo Mangiacavalli “turni massacranti, organici depauperati, personale che invecchia – ogni anno l’età media cresce di un anno, come dimostrano i dati del Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato e oggi siamo intorno ai 48-49 anni per gli infermieri - non garantiscono né il necessario benessere organizzativo né la sicurezza di chi, come gli infermieri, essendo operatori in front office, rappresentano il punto di caduta di tutto lo stress e i problemi anche dei cittadini e aumentano le inidoneità ad alcuni servizi, indebolendo l’assistenza. Il mancato reintegro dei giovani...
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