da: www.nurse24.it
La delibera regionale consente alle strutture per non autosufficienti di rimpiazzare fino al 50% del personale infermieristico. L’Opi Brindisi e l’Opi Puglia insorgono: “Un arretramento che mette a rischio la sicurezza dei pazienti”.
La decisione regionale e le reazioni degli Ordini
La giunta regionale pugliese ha approvato una delibera che consente alle Rsa per persone non autosufficienti di sostituire fino alla metà degli infermieri con Oss. Una misura che sta suscitando forti critiche da parte della professione infermieristica.
L’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Brindisi, guidato da Paola De Biasi, si è detto “profondamente preoccupato” e ha chiesto, in linea con Opi Puglia, il ritiro immediato del provvedimento. “Si tratta di un arretramento grave e pericoloso nella qualità dell’assistenza – sottolinea De Biasi – perché i bisogni sanitari delle persone fragili sono complessi e richiedono la competenza clinica e la responsabilità dell’infermiere”.
L’atto infermieristico non è surrogabile
L’assistenza infermieristica rappresenta un atto sanitario riconosciuto e regolamentato, che non può essere sostituito da figure con ruoli diversi. Gli Oss svolgono attività preziose e complementari, ma prive di competenze cliniche: un rimpiazzo su larga scala, avvertono gli infermieri, rischia di compromettere la sicurezza delle cure e creare un vuoto assistenziale nelle Rsa.....