
E da lì in centinaia hanno non solo ricordato i loro colleghi morti durante la prima fase della pandemia da coronavirus (con 42 paia di sabot bianchi a rappresentarli in maniera più che simbolica), ma chiesto a gran voce un riconoscimento professionale che passi anche dall’adeguamento degli stipendi.
“Lavoreremo per avvicinarli a quelli dei vostri colleghi europei” ha rilanciato il vice ministro Sileri. E mentre ci si prepara ad affrontare i prossimi otto mesi con il coltello tra i denti, si proseguirà nel lavoro parlamentare per raggiungere un altro risultato: consentire la libera professione agli infermieri.