I 50 crediti ECM da acquisire per l'anno 2020 da medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti in qualità di dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali, si intendono già maturati dai professionisti che, in occasione dell'emergenza Covid-19, abbiano continuato a svolgere la propria attività professionale. A prevederlo è l'emendamento Campari (Lega) confluito all'interno del maxiemendamento al Decreto Scuola approvato giovedì 28 maggio dall'Aula del Senato (dovrà essere convertito in legge entro il 7 giugno). Non si tratta solo di un premio - ha commentato Campari - credo che chi in questi mesi ha fronteggiato una così grave emergenza, abbia sicuramente acquisito conoscenze e capacità che prima non aveva. Una impareggiabile formazione sul campo.
Emendamento Campari: 50 crediti ECM riconosciuti per emergenza Covid-19
Per medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti che sono rimasti in prima linea durante l’emergenza Covid, i 50 crediti da acquisire per l’anno 2020 per la formazione permanente, si intendono già oggi maturati. La 7° Commissione “Istruzione pubblica, beni culturali” del Senato ha infatti parzialmente accolto la mia proposta che prevedeva di premiare con crediti formativi chi ha continuato a lavorare in ambito medico durante nei mesi della crisi Coronavirus e permetteva l'abilitazione diretta alla professione gli iscritti all'esame di Stato per diverse categorie professionali come psicologi e farmacisti, dichiara il senatore parmigiano Maurizio Campari (Lega) che ha presentato l’emendamento.
L’emendamento “Campari” al Decreto 8 sulle “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”, che riguarda i dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali, delle strutture sanitarie private accreditate o come liberi professionisti, è stato fatto proprio dalla Commissione il 28 maggio ed è diventato parte integrante del provvedimento su cui il Governo ha messo la fiducia. Conseguentemente - sottolinea il Senatore della Lega - non potrà più essere modificato senza far decadere il provvedimento stesso. Il cosiddetto Decreto Scuola approvato in Senato entro il 7 giugno diventerà legge previo passaggio alla Camera.