A scommetterci è il capo dello staff medico dell’azienda americana Paul Burton che ha anticipato al Guardian le prossime mosse dell’azienda all’avanguardia per la ricerca sui vaccini mRna. “Penso che quello che abbiamo imparato negli ultimi mesi è che se prima si poteva pensare che l’mRNA fosse solo per le malattie infettive, o solo per il Covid, l’evidenza ora è che non è assolutamente così”.
11 APR - L’azienda farmaceutica americana Moderna sembra convinta di poter riuscire ad offrire una nuova serie di vaccini salvavita contro il cancro, le malattie cardiache e altre malattie entro il 2030.
A svelare le speranze di Moderna era stato il Guardian sabato scorso e una conferma è arrivata ieri dal network economico statunitense Cnbc che ha contattato un portavoce dell’azienda che ha confermato quanto affermato al Guardian dal capo dello staff medico di Moderna Paul Burton.
Burton aveva detto di essere fiducioso che i nuovi vaccini saranno pronti entro la fine del decennio, aggiungendo che Moderna potrebbe riuscirci addirittura già tra cinque anni.
E questo grazie ai progressi nella tecnologia dell’RNA messaggero, o mRNA, fatti dall’inizio della pandemia di Covid ad oggi che hanno inaugurato una fase del tutto nuova per i vaccini.
“Penso che quello che abbiamo imparato negli ultimi mesi è che se prima si poteva pensare che l’mRNA fosse solo per le malattie infettive, o solo per il Covid, l’evidenza ora è che non è assolutamente così”, aveva detto Burton al Guardian.
Questa tecnologia per i vaccini “può essere applicata a tutti i tipi di aree patologiche: nel cancro, nelle malattie infettive, nelle malattie cardiovascolari, nelle malattie autoimmuni, nelle malattie rare”, ha detto Burton.
Le osservazioni di Burton, nota Cnbc, arrivano mentre Moderna sta attraversando la fase post-pandemia che ha visto il boom del suo vaccino mRNA Covid.
Burton ha detto al Guardian che i nuovi vaccini saranno “altamente efficaci” e “salveranno centinaia di migliaia, se non milioni di vite”.
A febbraio, ricorda sempre la Cnbc, la Food and Drug Administration aveva già concesso la Breakthrough Therapy Designation al vaccino contro il cancro personalizzato di Moderna in combinazione con il farmaco immunoterapico di Merck Keytruda per i pazienti con una forma mortale di melanoma.
Tale designazione ha lo scopo di accelerare lo sviluppo e la revisione di farmaci per condizioni gravi o pericolose per la vita.
La decisione della FDA è arrivata due mesi dopo che Moderna aveva presentato uno studio clinico di fase due che aveva dimostrato che il vaccino in combinazione con Keytruda aveva ridotto le recidive del melanoma del 44%.
Burton ha anche sottolineato la capacità dell’RNA messaggero di affrontare malattie rare senza trattamenti ancora disponibili. Ma in questo caso i tempi sembrano più lunghi e Burton ha parlato di almeno un decennio per arrivarci.
“Penso che avremo terapie basate sull’mRNA anche per malattie rare non curabili, e penso che tra 10 anni ci avvicineremo a un mondo in cui sarà possibile identificare la causa genetica di una malattia e, con relativa semplicità, modificare il dna e ripararlo usando la tecnologia basata sull’mRNA ”, ha detto sempre Burton al Guardian.
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