Si tratta di un trentenne e un 70enne in pensione, che praticavano in modo del tutto abusivo servizi socio-sanitari a domicilio, recandosi a casa dei pazienti ove effettuavano prelievi ematici che trasportavano presso i laboratori di analisi, in totale assenza di autorizzazione sanitaria prescritta dalla legge regionale per svolgimento di questa attività.