Gli infermieri del Sistema di emergenza territoriale 118 hanno un ruolo insostituibile e determinante per assicurare al cittadino in potenziale pericolo di vita il più elevato livello di qualità di assistenza in un contesto operativo tempo dipendente, in perfetta integrazione, sintonia e rispetto riguardo alle competenze del medico, senza alcuna pretesa di sostituzione di ruolo”. Lo ha detto il presidente nazionale della SIS 118 Mario Balzanelli dopo che sull’argomento hanno preso posizione le rappresentanze infermieristiche del Consiglio direttivo nazionale della Sis 118, con un documento approvato dalla Società. “Dal 1997, anno di fondazione come consulta dei dirigenti responsabili delle centrali operative del 118, ad oggi il Sis 118 si è trasformato diventando la società scientifica che racchiude al suo interno medici, infermieri, autisti-soccorritori e tecnici del soccorso – ha spiegato Balzanelli – e svolge la sua funzione di studio e aggiornamento con un attività intercategoriale, interprofessionale e multidisciplinare cercando di assicurare in campo nazionale il massimo della professionalità e delle conoscenze a tutti i suoi soci al fine di garantire cure adeguate col fine prioritario di ridurre le morti evitabili e le disabilità gravi di natura traumatica e non traumatica”. Il presidente Sis ha respinto quindi le polemiche degli ultimi mesi tra sigle professionali o tra professionisti. E ha concluso: “Riteniamo sia indispensabile e urgente una riforma del sistema 118 italiano che preveda l’obbligo di personale infermieristico con contratto a tempo indeterminato e con una formazione professionale specifica post-laurea, sia per gli infermieri delle Centrali Operative che dei mezzi di soccorso, con il conseguente riconoscimento giuridico ed economico”.