Da diversi anni anche in Italia negli sport da combattimento è presente una figura indispensabile: il cutman, ossia la persona che ha la gestione della traumatologia e dei bendaggi degli atleti.
Tra una pausa e l'altra dei round a seconda delle varie competizioni, mentre il maestro si occupa di strategie e mental-coaching del proprio pugile, il cutman, in circa 45 secondi, interviene su eventuali ecchimosi, tagli e sanguinamenti con presidi ed equipaggiamenti del settore quali "no-swell", "q-tips" imbevuti di adrenalina opportunamente diluita, ghiaccio e vaselina, non solo, ha anche il "giusto intuito" per individuare traumi pericolosi per l'integrità del fighter, come ad esempio fratture orbitarie, mandibolari, lesioni timpaniche etc.
Figura di riferimento nel nostro paese è Federico Catizone, infermiere strumentista che da diversi anni tiene corsi di formazione su traumatologia e bendaggi di alto livello con simulazioni e crash-test come nei migliori corsi per sanitari di area critica.
Se è vero che tali corsi sono aperti a tutti, va da sè e i numeri parlano, da diverso tempo tra i corsisti e soprattutto tra l'elite del team di queste affascinanti figure, vi è una netta predominanza di personale sanitario quali infermieri e medici, poichè la professionalità e competenze nonostante tali sport siano di nicchia, sono elevate.
"One more round"!
RIFERIMENTO ITALIANO DEI CUTMAN