Entro settembre raggiungere l'80% degli italiani vaccinando "54,3 milioni di italiani". Il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, lo annuncia in audizione alla Camera dei deputati. La stima comprende "i 12-15 enni" precisa il generale. "Non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi sottolinea - l'Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata".
Siamo in una fase evolutiva: serve "un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub a un sistema di vaccinazioni delocalizzate molto più capillare e prossimo ai cittadini". Un cambiamento già in atto: con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le vaccinazioni in farmacia - "11mila attivabili" - e nei siti produttivi arrivati "a oltre 840 pronti, alcuni già partiti". La nuova regia, entrati nella fase del decentramento, per Figliuolo dovrebbe stare "alla Protezione civile" guidata da Fabrizio Curcio "ma lo deciderà il Governo". Proprio ieri il commissario si è riunito con Curcio e il ministro della Salute, Roberto Speranza, "per pianificare le vaccinazioni del 2022 vista la durata dell'efficacia, secondo la comunità scientifica, di circa un anno". Visti gli attuali scenari "potrebbe essere prevista la necessità di almeno un'ulteriore dose". Intanto, alle Regioni sono stati comunicati gli obiettivi di vaccinazione settimanale, per quella in corso siamo a 550mila al giorno. Figliuolo raccomanda di intercettare tutti i vulnerabili, anziani e non solo, sfuggiti ai vaccini anche per scarsa dimestichezza con i computer e gli smartphone. "Il punto di svolta" del resto per il commissario "è stato la priorità ad anziani e fragili": ha permesso "il repentino calo di ricoveri e morti". Emerge come "tra aprile e maggio sono state consegnate complessivamente 28,3 milioni di dosi anti-Covid" e, aggiunge, entro giugno ne sono attese 54 milioni. Cifra, quest'ultima, rivista al rialzo: fino a pochi giorni fa il numero dichiarato era 50 milioni.
Da notare i profili amministrativi della gestione commissariale. Figliuolo ha spiegato come "si è provveduto al pagamento di oltre 1,6 miliardi , perlopiù riferiti a impegni di spesa precedentemente assunti". Inoltre è partita una "ricognizione dei contratti operanti, ovverosia degli impegni assunti dalla precedente struttura commissariale": riguardano la "fornitura di dispositivi di protezione individuale, gel sanificante, kit diagnostici e spese per la logistica distributiva". Sono "oltre 200 contratti operanti per i quali risultano impegni assunti, in termini sia di fatture già emesse sia di fatture da emettere in relazione ai valori contrattuali, per oltre 2,2 miliardi". Figliuolo ha avviato anche una "rinegoziazione degli impegni assunti ovvero, ove possibile, a risolvere, consensualmente, i contratti già stipulati". Con la stima di un possibile "risparmio di spesa per circa 345 milioni".