Sono state pubblicate sul sito Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) le Buone Pratiche Aniarti costruite lo scorso anno in occasione dell’inizio dell’emergenza COVID-19.
I membri del Comitato Direttivo Aniarti (Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica) hanno strutturato una serie di raccomandazioni sulla riorganizzazione dei servizi di emergenza. La prima raccomandazione interessa aspetti organizzativi ed assistenziali, che sono indirizzati sia alle singole terapie intensive, che agli ospedali, che verso chi è deputato a politiche sanitarie.
A questo link “Le raccomandazioni degli infermieri di Area Critica italiani sull’emergenza Coronavirus”, disponibile anche nel sito di Aniarti,
Gli infermieri di Area Critica italiani rappresentati da Aniarti – spiegano le raccomandazioni – sono impegnati in questo momento in un duro lavoro.
Aniarti ritiene sia importante condividere, le prime impressioni ed esperienze su ciò che è stato appreso nei primi giorni dell’epidemia di COVID-19.
“Abbiamo visto un numero molto elevato di ricoveri in terapia intensiva -scrive Aniarti – quasi interamente a causa di grave insuffi cienza respiratoria ipossiemica che rapidamente peggiora in un quadro di ARDS e che richiede ventilazione meccanica e pronazione almeno nelle prime 48 ore. I provvedimenti messi in atto di isolamento ed alcune modificazioni delle usuali abitudini e convenzioni della vita sociale e della comunità hanno l’obiettivo di cercare di contenere la rapida propagazione alla quale stiamo assistendo in tutta Europa e nel mondo”.
Questi interventi, per quanti apparentemente drastici, sono necessari e secondo le linee guida non è tempo di sottostimare quanto avviene.
Circa il 15% dei contagiati sono operatori sanitari, mettendo di fronte alla condizione di essere la categoria maggiormente a rischio. Circa il 10% dei contagiati sintomatici viene ricoverato in una Terapia Intensiva o sub-intensiva. Per questo occorre mettere in atto adeguate misure di sicurezza e contenimento del rischio di diffusione del virus durante tutte le fasi di cura ed assistenza delle persone in condizioni critiche.
Data la rapidità dell’evolversi della epidemia, in attesa di conferme da parte della ricerca clinica, Aniarti ha identificato 19 aspetti che sono stati messi in atto e che meritano di essere presi in considerazione per una gestione il più possibile prudente ed oculata.
È fondamentale tenere a mente che la rapida evoluzione dei cluster di infezione può in brevissimo tempo configurare una situazione di emergenza, senza avere il tempo di poter mettere in atto misure contenitive adeguate. Per questo l’anticipazione e la pianificazione diventa il mantra con cui affrontare questa epidemia.
Aniarti inoltre, attraverso la sua rete di esperti, ha strutturato una seconda raccomandazione costruita come uno schema funzionale per permettere agli infermieri neo-assunti o neo-inseriti in Terapia Intensiva, per organizzare le attività assistenziali e creando la il documento dal titolo: “Schema di approccio al nursing di routine per il paziente in Terapia Intensiva” disponibile nel sito Aniarti ed anche a questo Link. www.buonepratichesicurezzasanita.it