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COVID-19: il decreto legge “Cura Italia” è in Gazzetta Ufficiale

Visto da Noi
18 Mar 2020
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Quasi una manovra economica con 25 miliardi e 127 articoli.

E’ il decreto legge 17 marzo 2020 numero 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19″. Il cosiddetto “Cura Italia”, presentato lunedì in conferenza stampa dal premier Conte.

Approvato lunedì scorso dal Governo con le misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ma pubblicato solo nella notte tra martedì e mercoledì in Gazzetta Ufficiale, il decreto è entrato in vigore mercoledì 18 marzo.

Alla sanità andranno 1,410 miliardi a valere sul fondo sanitario 2020 e altri 1,610 miliardi andranno invece a potenziare il fondo per le emergenze nazionali della Protezione civile.

Potenziata anche la sanità militare che sarà a fianco del Servizio sanitario nazionale per far fronte all’emergenza.

Misure specifiche per il personale (dagli straordinari alla possibilità per Asl e ospedali di trattenere in servizio il personale prossimo alla pensione), misure per il potenziamento dei posti letto in terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive anche ricorrendo al privato, requisizione di spazi per la creazione di aree sanitarie temporanee, incentivi per la produzione di dispositivi medici, requisizione di presidi sanitari e medico chirurgici e anche di strutture alberghiere e similari per ospitare persone in sorveglianza sanitaria.

Il decreto prevede anche, come accennato, l’arruolamento  di medici, infermieri e tecnici per biologia clinica dai reparti della sanità militare e saranno potenziate anche le strutture del ministero della Salute, dell’Iss e dell’Inail.

Poi il punto più caldo di questo giorni: misure per l’acquisizione di mascherine e dispositivi medici e per le sperimentazioni di medicinali e dispositivi medici utili per questa emergenza sanitaria.

Per avere a disposizione un maggior numero di sanitari, è previsto che la laurea in medicina diventi abilitante all’esercizio della professione con la conseguente cancellazione dell’esame di Stato.

E tra le altre misure c’è anche quella che prevede l’equiparazione del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori del settore privato equiparato alla malattia per quanto riguarda il trattamento economico previsto dalla normativa di riferimento e ancora il bonus baby sitter di 1.000 euro (600 euro per chi non lavora nella sanità) per tutti i lavoratori pubblici e privati della sanità.

In sostanza, le risorse vengono impiegate su cinque assi:
quasi 3,5 miliardi per il Ssn, la Protezione Civile e gli altri soggetti pubblici impegnati nel contrasto all’emergenza;
più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione per la difesa del reddito e del lavoro, estendendo ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali, e altre forme di lavoro. Previsto un assegno di €600 per il mese di marzo. Si estendono il congedo parentale e il voucher babysitter, e si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori per questo mese;
liquidità nel sistema del credito, al fine di mobilitare circa €340 miliardi di finanziamenti all’economia reale tramite sospensione di rate di mutui e prestiti sia con il potenziamento del Fondo di garanzia sia con il Fondo Gasparrini e misure di garanzia pubblica;
sospensione del versamento di tributi e contributi, il termine del 16 marzo viene differito al prossimo venerdì;
norme ulteriori di sostegno per diversi settori.

Queste le norme di maggiore interesse per il settore sanitario.

Personale Ssn
Incentivi personale dipendente del SSN (art.1): per il 2020, si incrementano i fondi per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del SSN direttamente impiegato nelle attività di contrasto al COVID-19. In particolare, lo stanziamento è incrementato di250 milioni di euro a valere sul Fondo Sanitario Nazionale. Inoltre, si stanziano ulteriori 100 milioni di euro, a valere sempre sul FSN del 2020, per l’assunzione con contratti di lavori autonomo di personale sanitario, così come previsto dal precedente decreto legge (14/2020). Per questi scopi  il precedente provvedimento aveva già stanziato 660 milioni di euro, già ripartiti tra le Regioni con Decreto della Ragioneria Generale dello Stato.

 
1.Arruolamento infermieri miliari(art. 7): si autorizza l’arruolamento del personale medico e infermieristico dell’esercito in servizio temporaneo per un anno e a domanda. In particolare potranno selezionare: 200 sottoufficiali infermieri con il grado di maresciallo e 120 ufficiali medici con il grado di tenente. È prevista inoltre la possibilità di arruolare i cittadini italiani che siano:
2.al di sotto dei 45 anni;
3.in possesso della laurea in infermieristica e medicina e della relativa abilitazione professionale.
4.non essere stati giudicati non idonei al servizio militare e non condannati per delitti non colposi.

La procedura di arruolamento è gestita direttamente dal Ministero della difesa tramite sito e le procedure si dovranno concludere entro i prossimi 15 giorni. Con le stesse modalità verranno arruolati anche biologi, chimici e fisici militari (art. 8).

 
Assunzione INAIL (art. 10): si stanziano 15 milioni di euro per l’anno 2020 per l’assunzione 100 infermieri e 200 medici, per garantire assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro e tecnopatici. Per L'articolo completo www.fnopi.it
 

 

 

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