Oltre che sul siero di AstraZeneca, il Comitato tecnico scientifico si è espresso anche su quello di Johnsson & Johnson.
La circolare che il ministero della Salute ha emanato per l’aggiornamento del parere del Comitato tecnico scientifico sui vaccini parla chiaro: il vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca “viene somministrato solo a persone di età uguale o superiore ai 60 anni (ciclo completo)”. Firmata dal direttore della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza, il documento aggiunge poi che nel caso specifico “il ciclo deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRNA (Comirnaty o Moderna), da somministrare a distanza di 8-12 settimane dalla prima dose”.
L’operazione riguarda circa 900mila italiani under 60 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino con Astrazeneca.
“Il Comitato tecnico scientifico raccomanda che le Regioni, ogniqualvolta promuovano eventi Open Day che sensibilizzano alla vaccinazione anti-Covid, rispettino le indicazioni per fasce d’età, rendendo quanto più possibile l’approccio alla vaccinazione omogeneo sul territorio nazionale”, si legge poi nel verbale n. 27 del Cts di venerdì 11 giugno, in cui è stato fornito il suddetto parere.
Per quanto riguarda poi il vaccino Johnson & Johnson, che ha una “struttura” analoga all’AstraZeneca, il Cts rileva che al momento, i dati “non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen, connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione”. Inoltre “l’eventuale evidenza, nel contesto nazionale e internazionale, di fenomeni tromboembolici dopo vaccino Janssen dovrà essere oggetto di attento e costante monitoraggio attraverso le procedure di farmacosorveglianza e vaccino-vigilanza”.
Sempre nel verbale si legge poi: “Il vaccino Janssen viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Cts di Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione e in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente”.
Intanto, però, Piemonte e Liguria hanno deciso in via precauzionale di sospendere anche la somministrazione del vaccino J&J alla popolazione under 60. L’agenzia sanitaria ligure Alisa, in particolare, dopo aver recepito il verbale del Cts, “ha immediatamente inviato a tutte le aziende sociosanitarie e ospedali della Liguria l’indicazione per l’impiego del vaccino Johnson esclusivamente nei soggetti di età superiore a 60 anni”.
Tutte le persone under 60 che avevano in programma la somministrazione del vaccino Janssen conserveranno l’appuntamento, ma saranno vaccinate con un prodotto a mRNA.