Questo post parla di molte cose. Parla di due casi difficili, che poi si chiariranno, e di una intossicazione di cui crediamo di sapere più di quanto non sia in realtà. Ma soprattutto parla dell’aspetto più importante del lavoro in Pronto Soccorso: il lavoro di squadra. Questo posto sarà diviso in due parti.
PRIMA PARTE
Chissà perché le cose più strane in pronto soccorso capitano sempre di notte…
In piena seconda ondata di malati COVID, una notte in Pronto Soccorso arrivano due persone. Due coniugi, entrambi giovani (hanno meno di 40 anni), e la situazione non appare semplice neppure all’inizio.
Situazione sulla scena, problematica: la casa in cui sono stati soccorsi era occupata abusivamente (così ci viene detto) e non c’era neppure il riscaldamento.
Per cosa hanno chiamato? qual è il motivo per cui arrivano in pronto soccorso?
Non è proprio chiaro.
Lei, straniera, non parla quasi italiano e riferisce “odontoalgia”, ma sembra confusa. Sembra, perché la barriera linguistica non ci aiuta.
Lui, invece, sembra spaventato, e riferisce da alcuni giorni un dolore toracico diffuso, non proprio tipico, intermittente.
Già adesso mi rendo conto come sia facile prendere una strada sbagliata sin dall’inizio. Non bastano tutte le esperienze passate, i racconti dei colleghi, i blog, i corsi, gli articoli, tutte voci che ti ricordano i rischi di una situazione come quella.
La strada che ti conduce all’errore è sempre in discesa.
Lei non parla italiano, ha mal di denti, magari avranno entrambi bevuto: chissà quale strada avrei preso, se fossi stato da solo in Pronto Soccorso.
Per fortuna, però, in Pronto Soccorso non si è mai soli.
Per fortuna, il nostro è un lavoro di squadra, e nella nostra squadra, a lavorare gomito a gomito con noi, ci sono gli infermieri. Paolo e Marta, in triage, che si fanno venire in mente più dubbi e domande di quanto forse mi sarei fatto io.
E quindi, in triage lavorano.
Con la ragazza, perché sospettano che quel mal di denti sia in realtà espressione di una patologia cardiaca. Poco probabile, forse, ma dopotutto, perché no? certo, è donna ed è giovane, ma non sarebbe la prima volta. Strano, perché anche lui accusa dolore toracico, magari si saranno suggestionati a vicenda, ma al triage non c’è mai tempo per porsi troppe domande. Eseguono l’ECG, ad entrambi, che però risulta normale, a parte una modesta tachicardia sinusale. Per l'articolo completo