30/12/2015 - L'agenzia di stampa AdnKronos Salute raccoglie i momenti più felici del Ssn nel 2015. Infermieri in prima linea al fianco dei cittadini.
Come ogni anno, l’agenzia di stampa AdnKronos Salute ha voluto raccogliere le storie positive della Sanità italiana. Accanto ai successi che hanno fatto più notizia, come la guarigione dell’infermiere italiano colpito da Ebola o il primo nato da eterologa in un ospedale pubblico, il 2015 ha all’attivo tante vite salvate dai professionisti che ogni giorno lavorano negli ospedali.
La ricerca è stata condotta scandagliando mail pervenute alla redazione dell’agenzia di stampa, di seguito sintetizzate. Una storia di buona sanità, ad esempio, è stata quella dei trapianti permessi dalla prima 'donatrice samaritana' in Italia. Una donna che, donando il proprio rene a uno sconosciuto senza avere nulla in cambio, ha fatto scattare una catena di donazioni della quale alla fine hanno beneficiato sei persone in attesa di un trapianto di rene, due al Niguarda di Milano e altrettanti a Pisa e Siena. Tutti pazienti che per incompatibilità non potevano ricevere l'organo da un
familiare.
C'è poi la vicenda della signora Maria Scudo, affetta da una gravissima forma di recidiva di leiomiosarcoma uterino e ricoverata alla Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, raccontata dal cognato in una lettera di ringraziamenti al personale della struttura: "In tanti, di fronte al caso difficilissimo, al limite della situazione disperata, di una giovane donna, afflitta da una malattia terribile - riporta la lettera - moglie e madre di due ragazzi, non hanno esitato un attimo a gettare il cuore oltre l'ostacolo, in uno slancio dettato più dal cuore che dai limiti dell'umana ragione; senza porre limiti temporali, non risparmiando né le energie personali, né le risorse di cui potevano disporre, avvicendandosi attorno alla paziente in un meraviglioso e perfettamente sincronizzato approccio multidisciplinare".
Un'altra testimonianza che racconta del valore dei medici e infermieri è quella arrivata in una mail non firmata. "Ho perso da pochi giorni mio fratello (F.E.) paziente ricoverato in seguito ad un complesso intervento chirurgico nella Rianimazione cardiologica dell'ospedale S.Carlo di Potenza - ricorda l'autore - abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dal personale sanitario in servizio presso il suddetto reparto, il quale non solo si
è sempre mostrato competente e sollecito nell'intervento professionale, ma anche empatico, disponibile a livello umano, chiaro ed efficace nella comunicazione con noi familiari, pronto ad alleviare con piccole attenzioni e gesti, il dolore del distacco fra noi parenti e il nostro congiunto".
Una boccata d'ossigeno in momenti di spending review per il Ssn, arriva anche da iniziative e progetti di Asl e ospedali pubblici. Un esempio è l'Asl 11 di Empoli che a novembre scorso ha lanciato un corso per migliorare la gestione e la qualità dei servizi. 'Occhio allo spreco' è il titolo del corso di aggiornamento promosso dall'azienda, che ha approfondito i modelli organizzativi maggiormente utilizzati nell'ambito delle pubbliche amministrazioni per la lotta allo spreco e per il miglioramento continuo dei servizi nell'ottica del soddisfacimento dei bisogni dell'utente. In particolare, sono stati descritti lo 'European Foundation for Quality Management', il sistema di certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001 e i cicli rapidi di miglioramento.
Anche sul portale OPI abbiamo raccontato, in questo 2015, delle storie di buona sanità che hanno visto protagonisti gli infermieri.
Nel luglio scorso, a Francavilla al Mare, ad esempio, Lorena Lucia Favilla, infermiera iscritta al Collegio OPI dell’Aquila, salvò la vita di una bimba di due anni che aveva rischiato l'annegamento, praticandole un massaggio cardiaco. Ha quindi ricevuto un encomio dal sindaco della cittadina abruzzese, Antonio Luciani. "Gesti come il Suo - si legge tra l'altro nell'encomio - sono esempio per la nostra collettività in cui ciascuno di noi è parte di un unico progetto e, nel contempo, protagonista nell'apporto delle proprie e specifiche capacità".
Il 2015 è stato anche l’anno di Expo. Le nazioni presenti hanno inserito ufficialmente nei loro programmi il maggior controllo possibile e la diffusione del maggior livello di educazione sanitaria, specie ai più giovani, per garantire un’alimentazione sana, corretti stili di vita per contrastare il sovrappeso e l'obesità, ma anche interventi decisi per contrastare lo scarso peso alla nascita e tutte le patologie correlate all’alimentazione, da quelle metaboliche a quelle cardiovascolari. Gli infermieri che hanno aderito al progetto Nurses4Expo tutto questo lo hanno già messo in campo, con una serie di incontri e convegni – che ancora proseguiranno fino a fine anno in varie città italiane – sia di carattere generale sulle politiche dell’alimentazione che a livello di singoli settori disciplinari. Le Associazioni e gli Enti che hanno sottoscritto il Manifesto Nurses4EXPO, infatti, si sono impegnate a collaborare e a sostenere le reciproche iniziative in modo da inviare un messaggio univoco e forte a favore della salute dei cittadini e della maggior valorizzazione della figura professionale dell’infermiere in Italia