"L’obiettivo è valorizzare la figura dell’infermiere che rappresenta non solo un vantaggio, ma il futuro del Ssn". Il Vice Ministro della Salute interviene alla al convegno promosso dalla Fnopi in occasione della V Giornata nazionale sulla professione infermieristica, organizzato nell’ambito della 14ª edizione del Forum Risk Management.
29 NOV - Incardinare i Ddl sulla libera professione intramuraria per gli infermieri e sulla figura dell’infermiere di famiglia per portare a casa, il più rapidamente possibile, due provvedimenti che colmando un vuoto legislativo consentano di valorizzare la professione infermieristica. Senza dimenticare di offrire maggiori tutele ai circa 50mila infermieri liberi professionisti.
Questo il messaggio che arriva da Pierpaolo Sileri, Vice Ministro della Salute nel corso del convegno promosso dalla Fnopi in occasione della V Giornata nazionale sulla professione infermieristica, organizzato nell’ambito della 14ª edizione del Forum Risk Management che chiude oggi i battenti.
"Come presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato, lo scorso luglio, ho depositato un Ddl per l’apertura del personale sanitario non medico alla libera professione intramoenia – ha spiegato Sileri – questo perché c’era un vuoto legislativo che andava riempito, soprattutto in un momento in cui abbiamo una forte necessità di riammodernare il nostro Ssn nel quale le professioni sanitarie, gli infermieri, rappresentano non solo un vantaggio, ma il futuro del Ssn. Non è infatti pensabile realizzare un piano cronicità senza valorizzare il personale infermieristico responsabile della cura e del supporto, sul territorio e nei distretti, ai cittadini. Professionisti che con stipendi bassi garantiscono assistenza h 24".
Un’opportunità questa dell’intramoenia, ha sottolineato il Vice Ministro, che non deve essere considerata in conflitto con l’attività dei quasi 50mila infermieri liberi professionisti che attualmente operano sul territorio, anzi questo creerà una sempre maggiore coesione professionale.
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