Si è conclusa la composizione dell’Osservatorio Nazionale delle Professioni Sanitarie del MUR.
Il primo passo è stato ad aprile il decreto firmato dal Ministero dell’Università e dal Ministro della Salute.
La riattivazione era stata più volte chiesta dai i tre Ordini delle 22 Professioni Sanitarie, FNOPI Infermieri, FNOPO Ostetriche e FNO TSRM PSTRP Tecnici di Radiologia e delle Professioni Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione.
Per il Comitato di presidenza, sono stati nominati a seguito di relative designazioni giunte al MIUR.
CRUI: Salvatore Cuzzocrea (Rettore Università di Messina), con funzioni di Presidente;
Ministero Università: Marcella Gargano (Direttore Generale) e Maura Lusignani (Università di Milano);
Ministero Salute: Rossana Ugenti (Direttore Generale) e Cristina Rinaldi (Dirigente Ufficio V);
Conferenza CLPS: Luisa Saiani (Università di Verona) e Angelantonio Mastrillo (Università di Bologna);
CUN: Mario Amore (Università di Genova);
ANVUR: Vittorio Fineschi (Università di Roma Sapienza);
Conferenza Stato-Regioni: Luca Conti (Regione Umbria), Claudio Costa (Regione Veneto) e Kyriakoula Petropulacos (Regione Emilia Romagna).
Ora è stato firmato anche il decreto che inserisce i rappresentanti delle professioni nell’Osservatorio.
Il decreto inserisce nell’Osservatorio Nazionale per le professioni sanitarie, istituito con il D.I 14.04.2021, la rappresentanza di FNOPI (Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche); FNOPO (Federazione nazionale Ordini professione Ostetrica); FNO-TRSM-PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
Per gli infermieri ne fanno parte Maurizio Zega e Giancarlo Cicolini, entrambi componenti del Comitato centrale FNOPI e presidenti rispettivamente degli ordini di Roma e Chieti .
L’Osservatorio ha il compito di formulare proposte e pareri in ordine alla definizione di:
a) linee di indirizzo per l’elaborazione di requisiti d’idoneità organizzativi, strutturali e tecnologici, per l’accreditamento delle strutture didattiche universitarie e ospedaliere per la formazione delle figure professionali di cui alla legge n. 251/2000;
b) linee guida per la stipula dei protocolli d’intesa tra le Regioni e le Università, a norma dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e dell’articolo 6, comma 13, della legge n. 240/2010;
c) criteri e modalità per assicurare la qualità e la formazione in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea;
d) criteri e modalità per lo svolgimento del monitoraggio de risultati della formazione delle figure professionali dell’area sanitaria.