31/08/2017 - Primo, importante passo della Federazione nazionale OPI per condurre in porto le sfide aperte nei prossimi mesi per la professione: la presidente nazionale, Barbara Mangiacavalli, ha incontrato il ministro dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca, Valeria Fedeli sul tema delle nomine dei professori-infermieri dopo la tornata di abilitazione scientifica nazionale
Primo, importante passo della Federazione nazionale OPI per condurre in porto le sfide aperte nei prossimi mesi per la professione: la presidente nazionale, Barbara Mangiacavalli, ha incontrato il ministro dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca, Valeria Fedeli sul tema delle nomine dei professori-infermieri dopo la tornata di abilitazione scientifica nazionale.
“In tutta Italia abbiamo solo tre Professori ordinari di infermieristica, e trenta tra associati e ricercatori, con numeri di immatricolazione in realtà pari se non superiori a quelli di medicina: è necessario che questa situazione trovi un suo riequilibrio”, aveva premesso la presidente Mangiacavalli nel suo intervento sulle prossime sfide aperte per la professione.
E Mangiacavalli, incontrando il ministro Fedeli, ha portato avanti la sensibilizzazione per aumentare il numero dei docenti e dei professori.
“L’impressione avuta dall’incontro – afferma la presidente OPI - è assolutamente più che positiva, soprattutto perché la ministra si è impegnata a sensibilizzare gli atenei in merito all’utilizzo dei nostri professori idonei. Un successo che non dipende solo dalla Federazione – aggiunge – ma dalla sinergia tra il Collegio docenti di Med 45 e la nostra istituzione”.
Giudizio positivo confermato anche da Maria Grazia De Marinis, Professore Ordinario di Infermieristica all’Università Campus Bio-Medico di Roma e presidente del relativo corso di laurea.
“La cosa più importante – ha detto - è che sia stata una collaborazione e un approfondimento a due voci, Collegio docenti Med45 e Federazione, sulla situazione dell’Università. Una sinergia tra due realtà della professione molto importanti che possono insieme, come si vede, perseguire risultati con maggior forza.
Al ministro sono stati riportati elementi nati da questo nuovo rapporto e questo è un elemento molto importante.
Come molto positivo è che il ministro abbia accolto la necessità degli infermieri di avere un supporto straordinario per lo sviluppo del nostro settore, uno dei tanti in sofferenza negli Atenei.
Auspico ora che oltre alla sollecitazione sulle docenze ci possano essere anche interventi più incisivi che diano un concreto sostengo all’Università in sofferenza e non solo per il nostro settore: hanno bisogno anche di strumenti concreti, economici e organizzativi per poter perseguire il miglioramento e il potenziamento del settore.
Il decreto sui punti organico (i punti organico sono l’unità di misura delle assunzioni, basata sul costo medio annuo di ogni tipologia di personale e ogni tipologia, dal professore ordinario al personale tecnico, vale un certo numero di punti che sono distribuiti in base ai limiti alle spese di personale e all'indebitamento, ndr.) è stato pubblicato, ma mette in gioco tutti i settori, non solo il nostro: ora c’è bisogno – conclude De Marinis - di dare strumenti all’Università per il potenziamento del settore”