In attesa dei relativi decreti attuativi, la nuova legge di Bilancio 178/2020, all’articolo 1 (commi 20, 21 e 22) istituisce un fondo, con dotazione iniziale di un miliardo (verosimilmente poi incrementato) per garantire la copertura finanziaria dell’ esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali dovuti nel 2021 da lavoratori autonomi e professionisti, infermieri liberi professionisti compresi.
La platea dei beneficiari, infatti, include sia i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps, sia i liberi professionisti delle Casse di previdenza private di cui ai di cui ai Dlgs 509/1994 e 103/1996.
Per accedere alla misura, pensata per ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza
epidemiologica da COVID-19 sul reddito dei lavoratori autonomi e dei professionisti e di favorire la ripresa della loro attività, vanno rispettati due prerequisiti, ovvero:
• aver realizzato nel 2019 un redđito complessivo non superiore a 5o mila euro;
• aver registrato nel 2020 un calo del fatturato (o dei corrispettivi) non inferiore al 33% rispetto a quello del 2019.
Per determinare l’entità dell’esonero contributivo, e i relativi criteri e modalità di accesso, sarà necessario attendere l’emanazione, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti attuativi a cura del ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tali decreti, inoltre, possono stabilire anche l’ammontare delle risorse del fondo destinate alle Casse di previdenza della libera professione, nonché i relativi criteri di ripartizione.
Lo stesso fondo sarà impiegato per finanziare l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali a favore dei medici, degli infermieri e degli altri professionisti e operatori sanitari collocati in quiescenza e assunti per far fronte all’emergenza pandemica.