C’è una data ufficiale per le prove di ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2020/2021: si svolgeranno entro e non oltre il 26 marzo 2021.
L’interlocuzione di questi mesi tra la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche e della Conferenza dei corsi di laurea delle professioni sanitarie ha dato i suoi risultati.
“Uno dei primi atti della neo-ministra dell’Università Maria Cristina Messa – commenta Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI – è stato quello di sbloccare le selezioni per le lauree magistrali, fermate dalla pandemia ormai dallo scorso anno, subito dopo le adesioni ai bandi per i posti disponibili negli Atenei. Un atto importante che la Federazione ha chiesto con forza, di cui ringraziamo il ministro perché per garantire ai cittadini assistiti la tutela della salute, assicurando l’efficacia e l’appropriatezza delle cure erogate c’è bisogno di una crescita professionale degli infermieri in modo sempre più specializzato. Il ministro lo ha capito e anche se i posti a bando per ora sono ancora pochi, il decreto apre alla qualità della formazione e tutela il diritto allo studio, ma soprattutto apre le porte a professionisti sempre più preparati e capaci nella tutela della salute dei cittadini”.
“Fermare la selezione per le lauree magistrali dopo l’adesione ai bandi, è stato come bloccare la crescita professionale degli infermieri che durante la pandemia invece si è dimostrata importante ed esplicitamente richiesta per un’assistenza del tutto nuova e orientata a nuovi modelli di professionalità”, afferma Luisa Saiani, Ordinario in Scienze Infermieristiche all’Università di Verona e Presidente della Conferenza Permanente dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie.
“Bene quindi – prosegue – il decreto che la ministra Messa ha firmato e che la Conferenza dei corsi di laurea e la FNOPI sollecitavano da mesi. Il prossimo passo dovrà sicuramente essere quello di rinnovare le lauree magistrali in scienze infermieristiche e ostetriche per rispondere alle esigenze di specializzazione anche clinica che emergono dalla professione e dai servizi. Certo, si dovrà rivedere la sostenibilità del sistema universitario con indirizzi ampi per accogliere più candidati, è vero, ma la vera evoluzione e la qualità dell’assistenza dipendono anche da questa nuova formazione”.
A fissare la data è il decreto 231 firmato dal neo-ministro per l’Università del Governo Draghi, Maria Cristina Messa, il 23 febbraio.
Come si svolgeranno le prove si stabilirà in base all’organizzazione prevista dalle singole università e gli atenei, nell’ambito della loro autonomia organizzativa e gestionale, assicureranno il recupero delle attività formative e degli esami di profitto.
Per quanto riguarda poi modalità e contenuti della prova di ammissione, il decreto indica che si fa riferimento alle disposizioni del decreto 12 giugno 2020 «Modalità di ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2020/2021» e, di conseguenza, alle prove sono ammessi esclusivamente i candidati che, alla data di scadenza dei bandi di atenei già emanati e chiusi, abbiano presentato domanda per l’ammissione alla prova del 30 ottobre 2020.