11/04/2016 - La Giunta regionale dell'Emilia-Romagna: "Gli infermieri non sono più figure professionali ausiliarie rispetto ai medici, ma professionisti dotati di autonomia, con proprie e specifiche competenze".
La Giunta regionale dell'Emilia-Romagna scende in campo con una delibera sulle funzioni 'avanzate' degli infermieri di emergenza-urgenza, che sono già costate la sospensione da parte dell'Ordine dei medici anche a dirigenti del 118 di Bologna. Con la delibera, approvata oggi, l'amministrazione regionale ha deciso di istituire linee guida, delineando immediatamente indirizzi generali, mentre i contenuti saranno definiti entro il 30 aprile da uno specifico Gruppo regionale di validazione, già operativo e composto da professionisti italiani e internazionali esperti in metodologie avanzate nel campo degli interventi di emergenza.
"Stiamo cercando di fare in modo - dichiara all'agenzia Ansa l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Ventuti - che i medici, gli infermieri e tutti gli altri professionisti del sistema sanitario lavorino insieme, convinti come siamo che la sempre maggiore qualità della nostra sanità dipenda dalla collaborazione fra coloro che vi lavorano e operano quotidianamente e non dalla contrapposizione".
La decisione, spiega la Regione in una nota, è improntata alla necessità di fare chiarezza in un ambito delicato, "con una consapevolezza: la professione degli infermieri è oggi molto cambiata. Gli infermieri non sono più figure professionali ausiliarie rispetto ai medici, ma professionisti dotati di autonomia, con proprie e specifiche competenze. E tutto questo deve essere valorizzato - sostiene la Regione con il provvedimento oggi adottato - anche sulla scorta di altre esperienze in campo internazionale, che hanno dimostrato l'importanza dell'intervento dell'infermiere per aumentare le possibilità di vita dei pazienti".