26/10/2017 - L'INTERVENTO - Un'esperienza innovativa per la professione raccontata dal direttore delle Professioni sanitarie.
L’individuazione dei responsabili organizzativi delle Case della Salute, si inserisce nel progetto complessivo dell’Azienda di sviluppo e potenziamento delle Case stesse. In ogni Casa della Salute si sviluppano le funzioni infermieristiche relative agli ambulatori infermieristici, alla presa in carico della cronicità, all’accoglienza e orientamento sanitario, oltre a rimanere punto di riferimento per l’assistenza domiciliare integrata e il supporto alla specialistica ambulatoriale. L’organizzazione delle Case della Salute deve consentire il mantenimento e lo sviluppo della qualità delle risposte ai cittadini attraverso la promozione del lavoro di equipe, un’organizzazione creativa, orientata alla soluzione dei problemi, ai progetti, alla personalizzazione, che facilita la diffusione di informazioni e l’apprendimento dei suoi membri. Le linee guida regionali identificano nel responsabile organizzativo, la figura di riferimento per il coordinamento del board gestionale organizzativo operante nelle Case della Salute. L’individuazione dei professionisti nella nostra Azienda che inizieranno questo importante percorso, si è realizzata attraverso un “corso-selezione” che prevedeva formazione specifica e attinente, oltre ad un project work finale. I coordinatori infermieristici che hanno partecipato alla selezione, sono stati protagonisti di un vero e proprio concorso di idee sul nuovo ruolo, oltre a definire i percorsi di assistenza d’iniziativa per le principali patologie croniche. Si è parlato di Group Care, di strategie di comunicazione, di sviluppo professionale, di educazione terapeutica, di promozione della salute, coinvolgimento delle comunità, di empowering leadership, di Guided Care….e tanto altro. Un titolo per tutti: “ La Casa della Salute ti progetta una vita sana”. Dal mese di novembre i responsabili organizzativi inizieranno la loro attività nelle Case della Salute, una nuova sfida per le professioni sanitarie, ma soprattutto una grande opportunità per creare “salute diffusa e partecipata”.
A cura di Mirella Gubbelini – Direttore delle Professioni Sanitarie Azienda USL di Piacenza