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I coordinamenti OPI e Cid del Piemonte elaborano una proposta per definire gli standard di personale

Notizie
05 Nov 2017
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31/10/2017 - Il lavoro è stato inviato ai vertici istituzionali della Regione: "Il rapporto personale infermieristico/persona assistita dovrà essere stimato, almeno nei turni diurni, nella misura di 1:6"

"Il rapporto personale infermieristico/persona assistita dovrà essere stimato, almeno nei turni diurni, nella misura di 1:6 con un'eventuale variazione nei turni notturni in relazione all'organizzazione prevista nei vari contesti di cura".

Questa la richiesta avanzata dal Coordinamento OPI del Piemonte, con una lettera indirizzata ai vertici della sanità regionale a firma della presidente del Collegio di Torino a nome del Coordinamento dei Collegi OPI del Piemonte, Maria Adele Schirru.
"Condizioni differenti da quanto citato - scrivono gli infermieri - sono da considerarsi prive di quelle garanzie di efficacia ed efficienza necessarie".

La missiva (in allegato) prende spunto dagli impegni assunti dalle istituzioni locali nel corso del convegno del 9 giugno scorso "Assistere in sicurezza. DRG e assorbimento di risorse assistenziali: un metodo a supporto di Professionalità e Governance", organizzato dal Collegio OPI del capoluogo piemontese. In quella occasione fu presentato il MAP, Metodo Assistenziale Professionalizzante.

Un vero e proprio supporto per la pianificazione assistenziale infermieristica e ha come obiettivo quello di proporre e sperimentare un metodo per la messa a punto di piani di assistenza standard in relazione a specifici problemi di salute, costruendo uno strumento informatizzato, flessibile, di facile uso che, in ragione della complessità della persona assistita, sostenga razionalmente la definizione delle dotazioni organiche.

Il coordinamento Cid del Piemonte con cui i Collgi OPI hanno elaborato il documento, hanno manifestato la soddisfazione sulla discussione e approfondimento tecnico avvenuto sul documento condiviso.

"L'attenzione e la disponibilità - ha detto Graziella Costamagna, coordinatrice Cid Piemonte - a modificare l'impianto del metodo (aree omogenee e assistenziali e standard infermiere/persona assistitia a superamento della specialistica medica e minutaggio) per la parte assistenziale ci è parsa un apertura importante. E' stato molto importante poter presentare il lavoro alla luce dei risultati e delle evidenze scientifiche della multicentrica RN4 cast e delle pubblicazioni scientifiche recenti sul tema in Italia a cura di Sasso et al. 2016 e richiamare il tema delle cure mancate".

Al termine della riunione OPI e Cid hanno proposto l'avvio di una ricerca/sperimentazione da condurre in partnership CID-Collegi OPI- Università- Regione sulla valutazione degli esiti assistenziali in reparti con skill mix differenti da proporre in alcuni ospedali del Piemonte. Ricerca che potrebbe essere estesa a Liguria e Lombardia.

In allegato il documento di sintesi del metodo per la definizione del fabbisogno di personale di assistenza infermieristica ed ostetrica.

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