area riservata con lucchetto
seguici su facebook
  • Home
  • Ordine
    • Funzioni Ordine
    • Sede
    • Consiglio
    • Gruppi Lavoro
    • Coordinamento Regionale
    • Amministrazione trasparente
  • Infermiere e Formazione
    • Chi è L'Infermiere
    • Laurea
    • Master
    • Magistrale
    • Dottorato di ricerca
    • Vademecum ECM
  • Per gli Iscritti
    • Convezioni
    • Posta Certificata PEC
    • Associazioni infermieristiche
    • Albo Iscritti
    • Accedi all'Area Riservata
    • Pagamenti e Iscrizioni
    • Assicurazione
  • Libera Professione
    • Tariffario
    • Norme Libera Professione
      • Vademecum Libera Professione
      • Vademecum apertura Studio Infermieristico
    • Figure Supporto
      • Ausiliario Socio Sanitario Specializzato
      • Operatore Socio Sanitario
      • Infermiere generico
      • Operatore Socio Sanitario con Formazione Complementare
    • Codice Deontologico 2025
  • Modulistica
    • Trasferimenti
    • Duplicato Tesserino
    • Cancellazione
    • Domanda di Iscrizione
  • News ed Eventi
    • Notizie
    • Visto da Noi
    • In Primo Piano
    • Eventi Locali
    • Eventi Nazionali
    • Ammessi agli Eventi e Iniziative
  • Contatti

Gli infermieri rivendicano il diritto al futuro del Servizio sanitario nazionale e della professione

Notizie
16 Ott 2019
  • dimensione font riduci dimensione font - - aumenta la dimensione del font + +
congresso fnopiMozione votata all’unanimità del Consiglio nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche: “Diritto al futuro di un’assistenza accessibile, equa, sicura, universale e solidale senza accettare più prese di posizione, deroghe o tempi di attesa con l’unico effetto di rimanere ancorati a un immobilismo pericoloso per l’assistenza e i diritti dei cittadini”
 
Il Consiglio nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, i 102 presidenti provinciali e interprovinciali riuniti a Roma dalla Federazione nazionale, ribadisce in una mozione finale approvata all’unanimità “con forza e intende portare avanti con ogni mezzo il DIRITTO AL FUTURO della professione infermieristica, il DIRITTO AL FUTURO di un’assistenza accessibile, equa, sicura, universale e solidale, senza accettare più prese di posizione, deroghe o tempi di attesa con l’unico effetto di rimanere ancorati a un immobilismo pericoloso per l’assistenza e i diritti dei cittadini”.
 
Cosa vogliono gli infermieri? “Il diritto al futuro di un’assistenza accessibile, equa, sicura, universale e solidale - è scritto chiaro nella mozione - senza accettare più prese di posizione, deroghe o tempi di attesa con l’unico effetto di rimanere ancorati a un immobilismo pericoloso per l’assistenza e i diritti dei cittadini”.
 
E proprio per questo i 450.000 infermieri considereranno come banchi di prova delle Istituzioni e della politica il Nuovo Patto per la Salute, la prossima Legge di Bilancio, e tutte le mozioni-provvedimenti legislativi e gli Accordi-Intese tra Stato e Regioni in corso di esame in Parlamento e in Conferenza Stato Regioni.
 
“Solo questo – affermano - darà la vera misura della volontà di tutelare il nostro Servizio Sanitario Pubblico e di sostenere i diritti dei pazienti. Solo questo darà la misura della capacità di Governo e di attenzione al tema dell’effettività dei diritti dei pazienti”.
 
Per ottenere il risultato “il Consiglio nazionale FNOPI chiede ufficialmente ai ministri competenti, quello della Salute in prima battuta e alle Regioni, che si affronti in tempi brevi questo tema in modo strutturato, attingendo alle evidenze e sottraendolo alla strumentalizzazione politica. I presidenti danno inoltre mandato alla presidenza della Federazione di rappresentarli ai tavoli di analisi e discussione, multi-istituzionali e anche multi-professionali, per giungere a un’organizzazione condivisa e reale dei servizi e dell’assistenza che non sia la facciata di un palazzo vuoto di contenuti innovativi e solo pieno di vecchi ricordi di un’attività ormai lontana dai bisogni reali, ma la base per costruzione di un nuovo e più efficiente modello di Servizio sanitario nazionale”.
 
È una reazione decisa e determinata quella dei vertici delle professioni infermieristiche – infermieri e infermieri pediatrici – che rappresentano oltre 450mila iscritti, dei quali 270mila dipendenti del Ssn e oltre 115mila liberi professionisti e dipendenti di strutture assistenziali private che garantiscono ogni giorno l’assistenza ai bisogni di salute dei cittadini, soprattutto (ma non solo) ai più fragili (cronici, anziani, non autosufficienti, terminali ecc.).
 
E lancia un preciso messaggio dopo lo stato di tensione interprofessionale che si è venuto a creare nelle ultime settimane/giorni, che invece di far avanzare il Servizio sanitario nazionale e i diritti dei pazienti, corre il serio rischio di attuare una regressione culturale dei rapporti tra professioni e delle politiche sanitarie pubbliche: “o si cambia, con coraggio e responsabilità, o si danneggia inesorabilmente il Servizio sanitario nazionale e non si va incontro ai reali bisogni dei cittadini”.
 
L’obiettivo di tutte le professioni sanitarie, si legge nella mozione, deve essere dare ai cittadini ciò di cui hanno veramente bisogno, disegnando i nuovi modelli basati su ciò che deve necessariamente venire anche dopo la diagnosi e la terapia: l’assistenza continua e la continuità tra ospedale e territorio, fino al domicilio del paziente. E il presupposto di tutto è e deve essere che i processi vanno costruiti insieme mettendo a disposizione il proprio sapere, quello di ogni disciplina.
 
In questo senso, sostengono i rappresentanti della professione, mettere in dubbio modelli ormai internazionalmente riconosciuti nel mondo e anche dai nostri maggiori partner europei utilizzando e confondendo definizioni come task shifting, che riguardano tutte le professioni, crea confusione e destabilizzazione nel prezioso rapporto con i cittadini e con gli assistiti che tutte le professioni devono avere secondo le proprie caratteristiche.
 
“L’obiettivo della professione infermieristica - si legge ancora nella mozione - non è altro che quello di rendere coerente l’esercizio professionale con le competenze acquisite costantemente nel corso degli anni, grazie ad uno specifico percorso di studi molto rigoroso e robusto, e in continua evoluzione.
Non c’è alcun esproprio di professionalità o invasione di competenze altrui – sottolineano i 102 presidenti degli Ordini e il Comitato centrale della Federazione - atti questi che non devono essere nel pensiero di nessuno: nessun professionista vuole fare il lavoro di altri, nessun professionista che ha scelto una disciplina intende confonderla con quelle di altri”.  
 
Non sostenere questo percorso vuol dire sprecare risorse e competenze secondo la mozione, negare lo sviluppo, l’innovazione e il cambiamento di cui ha bisogno il Ssn per allinearlo e metterlo in grado di rispondere di più e meglio alle nuove sfide, ai nuovi bisogni delle comunità. Vuol dire anche negare lo sviluppo che da oltre 25 anni ha caratterizzato nel settore dell'assistenza, la professione infermieristica: dalle lauree ai master di primo e secondo livello, dai dottorati di ricerca alla docenza universitaria, dalla dirigenza alla responsabilità assistenziale dei pazienti, a partire dai servizi di emergenza-urgenza fino all’assistenza domiciliare e terminale.
Letto 1088 volte
Torna in alto
Amministrazione trasparente
leggi l'articolo
Albo Iscritti
Vedi la pagina
Elenco ammessi agli Eventi
leggi l'articolo
Banca dati
leggi l'articolo
Aggiornamenti professionali
leggi l'articolo
Segnala all'OPI
Contatta l'OPI
OPI Teramo - Via Luigi Vinciguerra, 38 64100 Teramo
Telefono/Fax: 0861-241838 | info@opiteramo.it | teramo@cert.ordine-opi.it | Cookie Policy | Informativa Privacy
Torna su
logo Wainet Web Agency - Sviluppo Siti Portali Web e App
Notizie