Sulle cause delle epatiti acute gravi nei bambini di cui, secondo gli ultimi dati dell’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) sono stati segnalati 190 casi in tutto il mondo, non c’è ancora certezza. Tuttavia l’Istituto Superiore di Sanità, in un Primo piano sulla vicenda pubblicato oggi, tende a escludere una connessione tra malattia e vaccinazione contro il Covid: «Diverse considerazioni porterebbero ad escluderla», scrivono gli esperti dell’Iss.
Le considerazioni
Su quali basi l’Iss formula le sue considerazioni?
La prima è che «nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza dello status, i bambini colpiti non erano stati vaccinati».
Non solo. Anche l’ipotesi, avanzata da qualche ricercatore, che sia un adenovirus a causare le epatiti «è di per sé improbabile, in quanto questo tipo di virus normalmente non è associato a malattie epatiche. In ogni caso l’adenovirus contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti Sars-Cov-2 utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo. Allo stato attuale delle conoscenze quindi, non sembrano biologicamente possibili i fenomeni di ricombinazione tra Adenovirus circolanti e ceppo vaccinale. Questi infatti presuppongono il rimescolamento di geni tra virus mentre questi si moltiplicano, ma questo non è possibile per il vettore utilizzato per la vaccinazione», spiegano.
Leggi l'articolo completo qui