19/07/2016 - Da oggi parte un progetto sperimentale a Bettola, in provincia di Piacenza.
Da oggi i pazienti della provincia di Piacenza con problemi oncologici non dovranno più fare molti chilometri per poter accedere alle cure chemioterapiche. Questo grazie agli infermieri ed all'integrazione con gli altri professionisti sanitari.
Nell'Azienda Usl di Piacenza, infatti, si sviluppano percorsi ed esperienze, all'interno delle case della salute, strutturati a livelli diversi di complessità, in risposta ai bisogni della comunità di riferimento e della specificità del territorio.
La complessità non viene intesa solo come l'insieme e le caratteristiche dei servizi e delle funzioni presenti nelle case della salute, ma soprattutto come livello di coordinamento e di integrazione tra programmi e percorsi.
Si sperimenterà nella casa della salute di Bettola un progetto terapeutico che vedrà l'integrazione tra il livello specialistico ospedaliero e territoriale, migliorando la qualità dell'assistenza erogata, sia in termini di fluidità del percorso, sia in termini di upgrading delle competenze dei vari professionisti coinvolti.
A partire da oggi si potranno erogare cicli di chemioterapia all'interno della casa della salute, a pazienti selezionati, che avranno quindi la continuità del trattamento oncologico da parte dell'equipe specialistica vicino al proprio domicilio.
In particolare, i pazienti verranno accolti dall'infermiere della casa della salute che effettuerà le valutazioni preliminari e i prelievi ematici necessari.
Gli esiti e la scheda di accettazione saranno visibili in un programma informatico condiviso, valutati dall'oncologo responsabile clinico in ospedale che avvertirà in tempo reale i pazienti.
Il giorno seguente l'equipe ospedaliera formata da un oncologo e da una infermiera si recheranno nella casa della salute per l'effettuazione dei trattamenti.
Si realizza in questo modo un percorso integrato, ospedale-casa della salute, attraverso una equipe di professionisti che operano in sinergia in due diversi setting assistenziali.
Il cittadino che necessita di questo tipo di terapie, in una situazione di fragilità e in un particolare momento della sua vita, particolarmente critico, troverà i professionisti che lo assistono nella "sua" casa della salute.
Il filo rosso che caratterizza le fasi e le prestazioni del percorso è la continuità terapeutica e la prossimità domiciliare, verso lo sviluppo di una vera e propria rete nella comunità.
L'equipe multidisciplinare formata da infermieri operanti nelle cure primarie, medici e infermieri dell'oncologia ospedaliera, rappresenta un esempio di reale integrazione tra ospedale e territorio, in risposta ai bisogni dei cittadini.