Vi Segnaliamo: Fumata nera sul contratto nazionale di lavoro della sanità. La vertenza, che riguarda oltre 580.000 addetti del Servizio Sanitario Nazionale, tra cui infermieri, tecnici e personale non medico, si è arenata a causa di profonde divisioni tra sindacati. Dopo sette mesi di trattative sembrava che il traguardo fosse finalmente a portata di mano. Durante il confronto conclusivo presso l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), il fronte sindacale si è spaccato. Da un lato, i rappresentanti del Nursind, della Fials e della Cisl si erano mostrati favorevoli all’accordo, mentre dall’altro Cgil, Uil e Nursing Up hanno scelto di non firmare, è saltata per questo motivo la maggioranza necessaria per la ratifica del contratto. La bozza finale del contratto per il periodo 2022-2024 prevedeva un aumento lordo di 172 euro mensili per 13 mensilità, oltre a una serie di misure normative significative, e qui i sindacati hanno preso le distanze.