19/12/2017 - I Collegi provinciali OPI in queste ore stanno inviando messaggi a tutti i senatori per la conversione in legge del provvedimento prima della scadenza della legislatura. Sui social impazza l'hashtag #bastaunaseduta
Pressing serrato della Federazione nazionale OPI e dei singoli Collegi provinciali sul Parlamento e sul Governo per la calendarizzazione in aula al Senato e la conversione in legge del Ddl Lorenzin prima della scadenza della legislatura.
Dopo l’intervento comune con tutte le altre professioni sanitarie, i Collegi provinciali stanno inviando una raffica di email personalizzate a tutti i senatori, i capigruppo e i presidenti del Senato e della commissione Igiene e Sanità di palazzo Madama con un unico testo: “Il Collegio OPI di …in rappresentanza dei n.…iscritti agli Albi, Chiede che il Ddl 1324-B sia calendarizzato e approvato entro il termine della legislatura. Non è tollerabile ulteriore rinvio, dello stesso, atteso da oltre 10 anni da circa 1 milione di professionisti”.
La Federazione ha intanto intensificato la sua presenza sui social rilanciando sia su twitter che su Facebook l’hastag #bastaunaseduta a cui aveva già aderito anche il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Mario Marazziti, oltre che numerose componenti professionali. "In commissione sono bastate meno di tre ore per dare l'ok al testo, quindi #bastaunaseduta di Aula per approvarlo in via definitiva, prima che questa legislatura finisca", il senso dell'appello lanciato da OPI.
“Il disegno di legge Lorenzin – ha dichiarato la presidente OPI barbara Mangiacavalli - deve essere calendarizzato e approvato al più presto: non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità italiana sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno e che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro”. “Il Ddl Lorenzin – prosegue Mangiacavalli - è necessario non solo alle professioni, ma anche ai pazienti, al nuovo modello di sistema sanitario che si va delineando e a non rimanere indietro rispetto a istanza ormai affermate a livello internazionale”. “Gli oltre 447mila infermieri che la Federazione OPI rappresenta – conclude la presidente OPI - non sono disposti a veder sfumare tutte le opportunità contenute nel provvedimento e chiedono in modo formale e ufficiale con fermezza e decisione al Parlamento di accelerare l’iter del provvedimento che non ha bisogno di ulteriori discussioni, ma solo di una calendarizzazione per un’approvazione tanto veloce, quanto ormai scontata".