L'OPI Teramo esprime vicinanza alla popolazione dell'Emilia Romagna colpita dall'alluvione e in particolar modo ai tanti colleghi che non solo sono stati vittime di questa calamità ma hanno prestato e prestano tuttora soccorso continuo.
Mentre l’acqua lentamente si ritira dalle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, l’emergenza è complicata dal timore delle possibili conseguenze sanitarie. A Conselice, il paese del Ravennate inondato da tre fiumi, un'ordinanza della sindaca Paola Pula obbliga i cittadini residenti in zone allagate a lasciare subito le abitazioni, visto il rischio igienico e sanitario dell'acqua stagnante, unito al caldo di questi giorni. “Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell'acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell'erogazione dell'acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell'abitato ancora allagato", spiega la sindaca che nei giorni scorsi ha avuto anche momenti di tensione con i cittadini esasperati. L'area evacuata si è ridotta, ma a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana.