
Il disegno di legge contro la violenza sugli operatori sanitari va avanti. Ma lo fa senza aver riconosciuto per medici, infermieri e operatori sociosanitari la qualifica di pubblico ufficiale, richiesta da una parte – ma non tutte – delle federazioni nazionali degli ordini.
Non pubblici ufficiali, ma con le stesse pene in caso di aggressioni