Ogni 30 minuti un paziente colpito da ictus, che poteva essere salvato, muore o subisce un'invalidazione permanente.
Circa 15 milioni di persone soffrono di ictus ogni anno in tutto il mondo.
Rappresenta la seconda causa principale di decesso nel mondo e la causa primaria di invalidità negli adulti.
Sebbene l'incidenza dello stesso sia più alta tra gli anziani, due terzi degli ictus in tutto il mondo si verificano in persone di età inferiore a 70 anni.
Una standardizzazione dei processi assistenziali e la riduzione dei tempi di intervento ne migliorerebbe l'esito clinico.
Occorre individuare migliori strategie di trattamento e prevenzione, acquisire una maggiore consapevolezza delle esigenze dei pazienti con questa patologia e dei loro familiari, introdurre trattamenti efficaci e monitorarne l'evoluzione.
L'obiettivo generale è fornire una preparazione teorica avanzata agli infermieri che già operano nell'assistenza dei pazienti affetti da patologie neurologiche tempo-dipendente e in particolare stroke.
Basti pensare che, grazie allo sforzo speso nell'ottimizzazione dei processi extra ed intra ospedalieri, il Door to Needle è sceso da 91 minuti (prima del 2014) sino a 30 minuti, portando a un chiaro miglioramento dell'outcome dei pazienti (Eso European stroke Organisation- Angels).
Venerdì 14 Maggio "Istituto Ortopedico Rizzoli " Bologna
Gli OBIETTIVI del corso quest'anno saranno:
- Comunicare i percorsi innovativi, le idee, e le nuove tecnologie di questa chirurgia
- Promuovere la qualità delle cure e delle prestazioni cliniche nei percorsi chirurgici del paziente vertebrale
- Migliorare la performance della prestazione assistenziale in sala operatoria
- Valorizzare le esperienze del team dei professionisti coinvolti in questo settore di attività
- Il Corso prevede la trasmissione di interventi chirurgici in diretta dalla sala operatoria, collegata audio-video all’aula didattica.
A causa della gravità e imprevedibilità dell’attuale situazione derivante dalla diffusione del COVID-19 Coronavirus, e a seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 e successivi, relativo alle misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus, l'XI Edizione del Corso Teorico-Pratico per personale di sala operatoria "NURSING ROUND" INNOVAZIONI IN CHIRURGIA VERTEBRALE E' STATA RINVIATA al 14 Maggio 2021 e sarà svolta in modalità FAD sincrona ECM > LIVE WEBINAR.
Prossimi aggiornamenti saranno pubblicati sul sito. Vai al sito
«In sanità non ci sono professionisti marginali, pertanto dalla Politica e dalle Istituzioni ci si attende parità di riconoscimento per tutte le professioni sanitarie e socio-sanitarie. È con vivo disappunto, però, che si deve constatare che quando si prevedono misure di sostegno per gli operatori sanitari e socio-sanitari, si ignorino sistematicamente alcune professioni che pure sono centrali per la tutela della salute e per l’efficienza e l’efficacia dell’opera del Servizio Sanitario Nazionale», affermano in una nota congiunta le Federazioni e gli Ordini nazionali di Assistenti sociali, Biologi, Chimici e Fisici, Farmacisti, Infermieri, Medici, Ostetriche, Psicologi, TSRM e PSTRP e Veterinari.
«Così nel recentissimo Decreto n. 30/2021 13 marzo 2021 “Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena”, nel quale sono stati esclusi dal bonus baby sitting Assistenti sociali, Biologi, Chimici e Fisici, Farmacisti, Ostetriche, Psicologi, Veterinari e altri operatori. Una assenza ingiustificata che contraddice la necessità di non compromettere il prosieguo delle attività di cura, assistenza e prevenzione nel territorio, nelle strutture sanitarie e nei luoghi di lavoro, già messo a dura prova in questi mesi di crisi pandemica.
Tutti i professionisti della salute hanno risposto, e stanno rispondendo, alla crisi con impegno e dedizione, senza badare a festività, né a orari, sperimentando un’estrema difficoltà a conciliare vita e lavoro, servizio alla collettività e organizzazione familiare. In particolare la componente femminile, maggioritaria nelle professioni sanitarie e socio-sanitarie, e chi lavora in regime libero-professionale. A fronte di questa evidenza, le Federazioni e gli Ordini nazionali di Assistenti sociali, Biologi, Chimici e Fisici, Farmacisti, Ostetriche, Psicologi, Veterinari, con il sostegno delle Federazioni di Infermieri, Medici e TSRM PSTRP ricomprese nel decreto legge 30/2021, chiedono al Governo di eliminare questa inspiegabile esclusione al più presto possibile, così da permettere a decine di migliaia di professionisti di potersi dedicare ai loro compiti e alla collettività senza ulteriori preoccupazioni per i propri cari».