Carissimi colleghi, di seguito troverete gli atti degli eventi formativi del Dr. Luca Benci e Roberto Biancat del 26/27 Maggio (Teramo) e del 5 Giugno Giugno (Atri).
Saranno scaricabili per 20 giorni dalla data di pubblicazione.
Secondo la prassi giurisprudenziale il dettato della sentenza 7778/2015 della Cassazione riguarda esclusivamente i professionisti iscritti all'"elenco speciale" di enti pubblici. La Federazione OPI ha chiesto chiarimenti al ministero della Salute
Riguarda solo gli avvocati iscritti all'elenco speciale Inps (e comunque agli uffici legali specifici di enti pubblici) la sentenza 7776 del 16 aprile 2015 della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione in cui si prevede che per la quota di iscrizione al relativo albo professionale sia "funzionale allo svolgimento dell' attività" di questi professionisti presso l'ente e, quindi, sia a carico dell'ente.
Questi avvocati, infatti, secondo la legge 247/12 sulla "Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense" sono iscritti in un elenco speciale annesso all'albo e poiché l'esercizio della professione è svolto nell'interesse esclusivo dell'Ente, il pagamento della tassa annuale per la relativa iscrizione all'albo rientra tra i costi per lo svolgimento di questa e perciò devono gravare sull'ente stesso. Nel caso in cui il pagamento sia stato anticipato dal professionista, quindi, questo deve essere successivamente rimborsato dall'Ente.
Le sentenze, ricorda la Federazione nazionale OPI in una circolare inviata ai vertici dei Collegi provinciali, vincolano però solo i soggetti che sono stati parti nella causa. E' evidente quindi che tale enunciazione di un principio da parte della Cassazione rappresenta una base per richiedere il riconoscimento dello stesso diritto da parte dei professionisti iscritti agli albi che svolgano la professione in modo esclusivo presso un ente come gli infermieri, dipendenti pubblici a tempo pieno. Ma, è l'eccezione, per i Collegi OPI non esiste un 'elenco speciale' per i pubblici dipendenti né questo dato è obbligatoriamente registrato all'atto dell'iscrizione e, quindi, il dettato della sentenza non sembra estensibile alla categoria.
"Per questo abbiamo chiesto un parere al ministero della Salute, nostro ente vigilante – spiega Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale della Federazione OPI -, ma naturalmente intanto nulla osta all'emissione di una certificazione che dichiari il costo dell'iscrizione sostenuto sia per il 2015 che per i cinque anni pregressi da parte del Collegio".
E considerato che alcune sigle sindacali hanno contattato infermieri inviando una informativa e la modulistica per richiedere il rimborso della tassa di iscrizione, la Federazione ha chiesto espressamente ai Collegi di tenerla informata sugli eventuali sviluppi nelle singole realtà provinciali, per poter poi prendere specifiche determinazioni a livello generale in merito alla vicenda.
Tratto da opi.it articolo del 01/06/2015
Organizzato congiuntamente da Associazione Nazionale Infermieri Neurochirurgia e Società Italiana di Neurochirurgia.
Il 26 Giugno 2015, con il patrocinio della Federazione nazionale OPI, si terrà il XV corso congiunto Anin-SINch, Assistenza Infermieristica in Neurochirurgia, dal titolo: “Dal percorso diagnostico terapeutico alla 'democrazia deliberativa'. Profili di responsabilità professionale, tutela della continuità assistenziale e trans professionalità”.
L'appuntamento è al Royal hotel Continental di Napoli ed i destinatari sono tutti gli infermieri che vorranno apporofndire la loro conoscenza su temi che riguardano: la sicurezza del paziente ed il risk management.
Il congresso si prefigge di evidenziare la responsabilità dell'infermiere nell'area delle neuroscienze, quale professionista in grado di garantire la sicurezza del paziente e la continuità delle cure attraverso trattamenti e percorsi organizzativi maggiormente appropriati nella pratica clinica e nell’ottica del risk management.
E si articola su tre particolari evidenze: il cambiamento avvenuto in questi ultimi anni ha modificato il modo di curare; gli interventi prima assicurati solo in regime di degenza oggi sono formalmente annoverati tra le prestazioni ambulatoriali, l’aumento dei pazienti affetti da pluripatologie e l’inarrestabile suddivisione dei saperi ha fatto sì che lo stesso paziente sia curato da diversi specialisti.
La sempre crescente esigenza di “lasciare traccia” di quanto fatto, utile per poter disporre delle informazioni capaci di orientare le decisioni, ma anche per ragioni giuridiche e legali. Le nuove tecnologie, che hanno aperto straordinarie possibilità operative, ma al contempo, hanno sollevato problematiche nuove e non ancora del tutto esplorate rispetto alla responsabilità dell’infermiere.
I temi che saranno trattati sono: la tracciabilità del percorso perioperatorio: strumento per la sicurezza dell'assistito e dell'operatore; la responsabilità dell'equipe in Blocco Operatorio: profili di responsabilità professionale; il passaggio di informazioni con particolare attenzione al percorso di validizione delle scale maggiormente in uso; le fasi del processo chirurgico: pre-operatorio (con particolare attenzione ai fattori predittivi di outcome negativi e la preparazione del paziente), intra-operatorio (con tecnica chirurgica e valutazione del rischio e postura), post-operatorio (monitoraggio di parametri particolarmente significativi e mobilizzazione nel post).
Il corso è a numero chiuso (150 partecipanti) e le iscrizioni dovranno pervenire entro il 15 giugno 2015. Per farlo è necessario compilare la scheda di iscrizione scaricabile dal sito e inviarla unitamente al pagamento della relativa quota alla Segreteria Organizzativa My Meeting Srl; mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’iscrizione sarà riconfermata tramite e-mail.
Verranno assegnati 4,5 crediti Esm (per sei ore di lavoro), ma l’attestato di partecipazione sarà rilasciato al termine dei lavori scientifici a tutti gli iscritti che ne faranno richiesta.
La quota di iscrizione è di 120 euro.
Tratto da opi.it