Era il 17 giugno di quest'anno quando nuovamente la Corte Europea dei diritti dell'Uomo interviene nuovamente a bacchettare il nostro Paese e condannarlo per violazione dell’articolo 3 della Convenzione dei diritti dell’Uomo che vieta i trattamenti inumani e degradanti in merito all'ennesima violenza sulle donne.
Si tratta della quinta condanna dell’Italia in cinque anni per un caso legato alla violenza su donne e sui loro figli e il nostro Paese, è già sotto sorveglianza nell’ambito della procedura di esecuzione davanti al Comitato dei ministri del Consiglio D’Europa.
L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo ha da sempre sensibilizzato l'opinione pubblica su questa terribile piaga che affligge il nostro paese ed esortato le istituzioni di ogni ordine e grado ad affrontare tale tema in modo particolare, come suggerito dalla Corte Europea sei diritti dell'Uomo in chiave preventiva.
Ringraziamo il lavoro del centro antiviolenza LA FENICE per il prezioso lavoro che svolge sul nostro territorio.
tratto da :www.ekuonews.it
TERAMO – Per il secondo anno consecutivo l’associazione “L’abbraccio dei Prematuri” assieme al Dipartimento Materno Infantile e per la prima volta assieme all’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) della Provincia di Teramo celebrano la giornata mondiale della prematurità proponendo un evento di partecipazione, dibattito e riflessione sul mondo di questa tematica.
Ieri l’evento è stato aperto con i saluti delle autorità presenti, il Direttore Generale della ASL Teramo Dr. Maurizio Di Giosia, il Sindaco di Teramo Dr. Gianguido D’Alberto e il Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi che hanno sottolineato l’importanza di eventi simili e della sinergia che deve essere sempre più presente tra la parte sociale e la parte sanitaria come bene comune per l’intera comunità, auspicando un approccio non solo dal punto di vista scientifico ma anche umanistico da parte di tutte le parti coinvolte. Tra gli scopi di questa particolare celebrazione evidenziamo la necessità di sensibilizzare le persone, i professionisti sanitari, le istituzioni e il volontariato sul tema dei neonati prematuri e aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare i nostri piccoli nati in anticipo.
L’incontro si è svolto suddiviso in due sessioni, la prima di natura scientifica dove come moderatori si sono alternati il Direttore del Dipartimento Materno Infantile della ASL di Teramo Dr. Antonio Sisto e il Presidente dell’OPI Teramo Dr Cristian Pediconi.
Sono stati trattate tematiche assistenziali inerenti il neonato prematuro:
il Dott. Franco Di Lollo ha evidenziato l’importanza..... contiuna
tratto da nursenews.eu
Gli infermieri catalani possono ora prescrivere farmaci e presidi nella loro pratica quotidiana all’interno del sistema di prescrizione elettronica della Catalonia. Per fare ciò, devono prima ottenere l’accreditamento per la prescrizione attraverso il Canale Affari della Generalitat . Una volta accreditati, devono darne comunicazione alla propria azienda ospedaliera o al proprio fornitore in modo che possano richiedere agli istituti infermieristici provinciali il certificato digitale – sotto forma di tessera – che consente l’identificazione dell’infermiere dinanzi al Sistema Integrato di Prescrizione Elettronica (SIRE).
Come spiega Miquel Àngel Calderó, segretario del Catalan Council of Nursing, “l’intero processo di implementazione, che richiederà alcuni mesi, inizia con l’accreditamento degli infermieri. Una volta in possesso del certificato di accreditamento rilasciato dal Dipartimento della Salute, deve comunicare alla propria azienda o al fornitore CatSalud che è in grado di prescrivere, in modo che questo fornitore possa recarsi presso le scuole infermieristiche provinciali, che sono quelle che emettono certificati che consentono l’identificazione dell’infermiere, mediante tessera, dinanzi ai sistemi sanitari che rilasciano prescrizioni elettroniche ”.
Al momento, e durante questo mese di febbraio, il sistema è in fase di test con 114 infermieri di 38 team di assistenza primaria. Successivamente, il processo di certificazione verrà implementato in tutto il territorio catalano. Così “come infermiere potremo prescrivere autonomamente circa 5,00 prodotti farmaceutici, circa 1000 farmaci e circa 4000 prodotti sanitari”, spiega Marta Pifarré, infermiera pediatrica dell’ufficio di Alpicat (Lleida). Pifarré è uno dei 25.709 infermieri, dei circa 52.000 infermieri attivi in Catalogna, che hanno già l’accreditamento per prescrivere.
Oltre al riconoscimento professionale che questo obiettivo rappresenta, per il Catalan Nursing Council “è importante notare che significherà normalizzare una situazione che fa parte delle attività infermieristiche e migliorerà la cura dei cittadini, attraverso la deburocratizzazione del sistema sanitario e la riduzione della duplicazione delle visite, oltre a dare visibilità alle prescrizioni degli infermieri, rendendo il sistema più efficiente ”.
Proprio il dispiegamento è iniziato in Primary Care, poiché gli infermieri che operano in quest’area sono quelli che hanno effettuato le prescrizioni più autonome e utilizzano da tempo i moduli di prescrizione della postazione clinica.
Questo complesso processo ha richiesto la collaborazione del CatSalut Drug Management, delle associazioni professionali che compongono il Catalan Nursing Council e dei fornitori del SISCAT.
Adattamento al sistema
Nell’agosto 2019 è stato pubblicato il Decreto 180/2019, che ha regolamentato la procedura di accreditamento degli infermieri per l’indicazione, l’uso e l’autorizzazione alla dispensazione di medicinali e prodotti sanitari per uso umano.
Oltre all’accreditamento e per completare il processo, l’ente di certificazione doveva essere scelto e incaricato e i certificati digitali adattati al Sistema di prescrizione elettronica integrato (SIRE).