Tratto da ilfattoquotidiano.it
Una direttiva europea impone che per i dipendenti della Sanità siano previste interruzioni di almeno 11 ore tra un turno e il successivo. L'Italia fino allo scorso 25 novembre ha goduto di una deroga, ma ora, scaduta la deroga e rimasto il problema, si preannuncia la procedura di infrazione. Per tutti i servizi pubblici la risorsa principale, e quindi la principale voce di costo, è il lavoro umano, e anzi, quanto più il servizio richiesto è evoluto e complesso, tanto maggiore e tanto più irriducibile è la quota di costo dovuta al lavoro umano. Nella sanità il costo del lavoro è molto elevato a causa del grande numero di addetti necessario e della elevata professionalità richiesta; ma il paese attraversa una grave crisi economica, chi va in pensione non viene sostituito e chi rimane deve farsi carico del servizio. Il fatto che l'Italia usufruisca di una deroga (oggi scaduta) alla normativa europea deve far riflettere: gli "altri" hanno un numero di addetti alla Sanità, per migliaio di abitanti, maggiore del nostro.
Informiamo che il Collegio riaprirà al pubblico il giorno 8 gennaio 2016
Un anno che si può riassumere con i termini impegno e risultati. Nella tradizionale cena di fine anno con tutti gli iscritti, il presidente del collegio OPI della provincia di Teramo, Cristian Pediconi, ha tracciato il bilancio dell'anno che sta per concludersi.
Come ha ricordato Pediconi, gli infermieri teramani sono stati durante il 2015 sempre in prima linea nel sistema sanitario, con la possibilità di partecipare agli eventi formativi organizzati gratuitamente dall'OPI nei quattro i presidi ospedalieri della provincia, per andare incontro alle loro esigenze in modo da assistere meglio i pazienti. E in quest'ottica si è inserito anche l'ultimo corso, conclusosi il 17 dicembre, su 'Triage globale e triage in ambito pediatrico' organizzato in collaborazione con la Asl di Teramo, che ha visto una notevole partecipazione di professionisti sanitari.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: