Si svolgerà a Teramo precisamente a Tortoreto presso il WELCOME VILLAGE dal 19 al 21 Maggio, il IV torneo Nightingoal di calcio a 5 riservato agli infermieri ( e studenti infermieri). Maggiori informazioni nella locandina di seguito riportata.
Per info e costi: Luigi Di Bartolomeo 3397326143 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Responsabilità dell’infermiere prima, durante e dopo l’infusione di emocomponenti
L’emotrasfusione è una procedura terapeutica complessa e delicata che richiede un percorso preciso di collaborazione tra la figura medica e quella infermieristica. Per definizione la trasfusione di sangue è un atto medico, ma l’infermiere svolge un ruolo di primaria importanza nella gestione del paziente sottoposto ad emotrasfusione.
Con emotrasfusione si indica l’infusione di sangue (intero o di alcuni suoi componenti) da un soggetto donatore ad un soggetto ricevente, come risposta a specifiche esigenze cliniche; si tratta di un vero e proprio trapianto di tessuto, per questo la si statuisce come atto medico.
L’emotrasfusione si definisce eterologa quando donatore e ricevente sono due soggetti diversi, autologa se il donatore e il ricevente sono lo stesso soggetto (utilizzata soprattutto nei casi di autotrasfusione post-operatoria).
Il sangue ad uso trasfusionale è esclusivamente di origine umana ed è una risorsa terapeutica importantissima, ma dalla disponibilità limitata e altamente deperibile.
Per queste motivazioni e per ridurre la possibilità di complicanze, l’emotrasfusione deve essere utilizzata a fronte di una precisa indicazione e con l’impiego dell’emocomponente specifico per il deficit che si vuole ripristinare.
Con emocomponenti si intendono i costituenti terapeutici del sangue che, attraverso mezzi fisici che ne ottengono la reciproca separazione, possono essere predisposti anche singolarmente.
Oltre al sangue intero, utilizzato principalmente nei casi di trasfusione massiva ed exsanguinotrasfusione, fra gli emocomponenti distribuiti per uso clinico troviamo:
emazie concentrate: indicate per aumentare rapidamente l’apporto di ossigeno ai tessuti;
plasma fresco congelato: indicato nel trattamento dell’emorragia o nel pre-intervento chirurgico, in stati deficitari di vitamina K e fattori della coagulazione, porpora trombotica trombocitopenica e sindrome uermico-emolitica;
concentrati piastrinici: indicati in caso di piastrinopenia o di deficit qualitativo delle piastrine.
Il medico prescriverà l’impiego dell’emotrasfusione, dunque, nei casi in cui vi sia necessità di:
intervenire negli stati di anemia grave, per mantenere un corretto trasporto dei gas respiratori;
correggere stati emorragici e/o di disturbi della coagulazione;
sopperire ad una deficienza del sistema immunitario;
ripristinare/mantenere la volemia.
Conslusa la gara Consip per un prezzo nazionale di aghi e siringhe in cui esperti esterni sono stati gli infermieri. Lorenzin: "Da oggi le siringhe hanno tutte lo stesso prezzo e lo Stato risparmia oltre 130 milioni di euro"
“Da oggi le siringhe hanno tutte lo stesso prezzo e lo Stato risparmia oltre 130 milioni di euro!”, ha twittato ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il riferimento è alla gara Consip per un prezzo nazionale per la fornitura di aghi e siringhe per la quale i commissari esterni scelti dalla società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) sono infermieri (VEDI).
La siringa acquistata dalle aziende sanitarie pubbliche ha quindi il suo “prezzo nazionale” con l’aggiudicazione di 13 dei 15 lotti messi in gara da Consip per la fornitura di aghi e siringhe alle pubbliche amministrazioni.
Una gara di grande importanza, come scrive Consip nel suo comunicato ufficiale, non tanto per il valore economico –36 milioni di euro in due anni a fronte di una spesa annua per tutte le tipologie di aghi e siringhe acquistate dalla PA di 150 milioni di euro – quanto per il valore “simbolico”, poiché la difformità dei prezzi pagati per lo stesso tipo di siringa è stata spesso utilizzata come emblema degli “sprechi” della Pubblica Amministrazione.
Da oggi, ad esempio, la siringa comune per iniezioni (siringa con ago con meccanismo di sicurezza) costerà, in tutta Italia, da 0,049 a 0,063 euro (a seconda delle dimensioni), con un ribasso del 70% rispetto al prezzo base d’asta. In generale, i ribassi ottenuti per le diverse tipologie di prodotti messi a gara – ovvero le categorie di aghi e siringhe di uso comune che rappresentano comunque la fetta maggiore dei consumi da parte delle strutture sanitarie pubbliche – sono stati compresi fra il 35 e il 70%.
Le offerte sono state presentate da 11 produttori/fabbricanti, ovvero tutti i potenziali operatori economici presenti sul mercato. Questi i concorrenti risultati aggiudicatari:
- Rays SpA (lotti 2, 7, 8, 9, 12)
- RTI Benefis – Cardiomed Srl (lotti 4, 10, 11, 13)
- Becton Dickinson Italia SpA (lotti 1 e 3)
- Artsana SpA (lotto 15)
- Clini – Lab Srl (lotto 5)
In allegato una tabella riepilogativa dei prezzi offerti dagli aggiudicatari per ciascun lotto, che includono anche i servizi connessi (consegna, formazione, customer-care).
Con i fornitori aggiudicatari verrà stipulata una convenzione di fornitura, che potrà essere utilizzata dalle amministrazioni per i loro acquisti fino a un massimo di circa 850 milioni di “pezzi” (pari a circa il 50% del fabbisogno annuo della PA per le tipologie di aghi e siringhe messi a gara).
Consip ricorda infine che gli aghi e le siringhe fanno parte delle 14 categorie merceologiche per le quali il DPCM 24 dicembre 2015 prevede l’obbligo delle amministrazioni di ricorrere - in caso di esistenza di strumenti di approvvigionamento attivi - a uno dei 33 soggetti aggregatori (tra cui Consip) per i propri acquisti.
L’Amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni ha commentato: “Abbiamo portato a conclusione una gara particolarmente complessa, non tanto per il prodotto acquistato, quanto per l’articolazione della procedura. È stata riservata massima considerazione sia agli elementi qualitativi dell’offerta – per mettere a disposizione della PA aghi e siringhe con standard di eccellenza – sia alle modalità di valutazione, effettuata anche delle “prove in vivo”, per fare testare i prodotti direttamente agli utilizzatori finali (rapporto infermiere-paziente). Ritengo che possiamo considerare tutto questo un risultato eccellente, per la qualità raggiunta e per il risparmio ottenuto rispetto ai prezzi che normalmente le amministrazioni pagano. In ultimo, va segnalato il passo in avanti fatto per ridurre, se non eliminare, la difformità dei prezzi a livello geografico che da sempre caratterizza questi prodotti”.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: