Dieci giorni di prognosi per una contusione allo sterno e a una spalla e per un ematoma facciale. È la diagnosi dell’ennesima aggressione a un’infermiera del triage. Stavolta siamo ad Ascoli Piceno, nelle Marche.
Ascoli Piceno, infermiera presa a pugni e calci
I fatti risalgono a domenica pomeriggio, quando al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni si presenta una coppia straniera. La donna dice di avere delle palpitazioni al cuore. Palpitazioni pregresse precisa il primario....
La storia è di quelle tristi che ti lasciano il segno. E forse l’ennesima denuncia contro quattro infermieri dell’emergenza-urgenza la rende ancora più triste.
Bimbo di 9 anni muore in campo, denunciati gli infermieri
Il bambino è morto mentre giocava a calcio
Marco Calabretta aveva nove anni e stava giocando a calcio allo stadio Mariani Pavone di Pineto (Teramo) nel settembre di ormai due anni fa, quando all’improvviso si è accasciato a terra e non si è più ripreso
11/07/2017 - Al di là dell'assoluzione in sede penale, dai procedimenti civili che l'hanno vista protagonista in quanto infermiera sono emersi possibili profili di interesse disciplinare.
Alla luce della sentenza della Corte di Appello di Bologna in data del 7 luglio scorso con la quale, in riforma della sentenza di condanna comminata dal Tribunale di Ravenna, è stata assolta la signora Daniela Poggiali, la presidente del Consiglio direttivo del Collegio OPI di Ravenna, Milena Spadola, ha diramato il seguente comunicato.
Rilevato:
- come sia necessario attendere le motivazioni della sentenza per potersi meglio esprimere sulla vicenda;
- come sia necessario attendere la conclusione dei procedimenti penali a carico della signora Poggiali Daniela per poter verificare la possibilità stessa dell'azione disciplinare;
- come, nel corso di procedimenti civili che hanno avuto come protagonista la Poggiali siano, invece, emersi possibili profili di interesse disciplinare;
il Collegio OPI di Ravenna provvederà a verificare la sussistenza di fatti suscettibili di valutazione in sede disciplinare, provvedendo, in tempi celeri, alla convocazione della diretta interessata.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: