Si conferma l'elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale , stabilendo i principi fondamentali e uniformi validi ai fini dell'attribuzione del punteggio.
Approvato oggi in via definitiva in Consiglio dei ministri il decreto correttivo in materia di dirigenza sanitaria, che consentirà di attuare la riforma della governance degli enti del Servizio sanitario nazionale. Cambiano così le regole per la scelta di direttori generali, sanitari e amministrativi delle strutture del Servizio sanitario nazionale.
Il provvedimento riguarda l'assegnazione "degli incarichi di direttore generale, di direttore amministrativo e di direttore sanitario, nonché di direttore dei servizi socio-sanitari, ove previsto dalla legislazione regionale. Nello specifico, si conferma l'elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, stabilendo i principi fondamentali e uniformi validi ai fini dell'attribuzione del punteggio da parte della Commissione".
In particolare, viene precisato che:
a) una volta individuati gli idonei appartenenti all'Albo nazionale, la valutazione dei candidati è effettuata dalla Commissione regionale, nell'ambito della procedura regionale, 'per titoli e colloquio';
b) la nomina della Commissione regionale è demandata al presidente della Regione;
c) le modalità e i criteri della valutazione vengono definiti dalle Regioni, tenendo conto che, in ogni caso, le Regioni possono dettare ulteriori 'modalità e criteri di selezione' per individuare il candidato più idoneo a ricoprire l'incarico che si intende attribuire;
d) nell'ipotesi di decadenza e di mancata conferma dell'incarico, le Regioni possono procedere alla nuova nomina oltre che con la procedura prevista dal decreto legislativo 171/2016, anche mediante l'utilizzo degli altri nominativi inseriti nella rosa di candidati, purché si tratti di una selezione svolta in data non antecedente agli ultimi tre anni e che comunque, in ogni caso, i candidati della rosa risultino ancora inseriti nell'elenco nazionale.
Si dispone infine l'ampliamento da 60 a 90 giorni del termine entro il quale la Regione procede alla verifica dei risultati aziendali conseguiti e il raggiungimento degli obiettivi di ciascun direttore generale.
15/07/2017 - "Gli infermieri sono sconcertati della vicenda e dei suoi risvolti e i reati ipotizzati non fanno parte né della loro cultura né della loro professionalità".
Nove persone sono state tratte in arresto in queste ore dai poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip su richiesta della Procura in seguito alla attività di indagine condotta dal Nisa. Tra i destinatari dell'ordinanza alcuni operatori sanitari impiegati in una casa di cura privata del capoluogo, il Centro Clinico San Vitaliano, accusati di gravi maltrattamenti nei confronti una paziente disabile.
Sull'accaduto, il Collegio OPI di Catanzaro, presieduto da Concetta Genovese, ha diffuso la seguente nota stampa:
"Nella vicenda della casa di cura di Catanzaro andranno sicuramente accertate le responsabilità dirette, indirette e reali se le denunce della paziente malata di Sla di maltrattamenti dovessero rivelarsi del tutto vere dal punto di vista delle persone coinvolte.
Ma se questo aspetto fa parte dei compiti della Magistratura, il Collegio OPI è altrettanto attento e vigile a verificare il grado di coinvolgimento degli infermieri coinvolti e una volta accertati i fatti e di pari passo con le decisioni che la giustizia vorrà prendere, agirà dal punto di vista professionale e della responsabilità etico-deontologica in base alle verifiche del coinvolgimento eventuale dei suoi iscritti con i provvedimenti necessari e con la massima rigidità per la tutela della professione e degli assistiti.
Gli infermieri sono sconcertati della vicenda e dei suoi risvolti e i reati ipotizzati non fanno parte né della loro cultura né della loro professionalità.
Gli infermieri ogni giorno, con abnegazione e spirito di sacrificio, dedicano le loro energie alla cura e all'assistenza di chi vive la fragilità della malattia o della disabilità e la nostra comunità infermieristica non può accettare che il comportamento criminale di qualcuno offuschi l'impegno di tanti che, con coscienza e umanità, svolgono ogni giorno un lavoro difficile nel rispetto della loro deontologia, vocazione professionale e umanità.
Stiano tranquilli i cittadini e i pazienti che gli infermieri hanno come mission quella di prendersi cura delle persone e la professione infermieristica saprà difendere i principi dell’etica professionale che guida i nostri professionisti in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone.
Il Collegio OPI di Catanzaro è pronto ad assumere le misure del caso e di sua competenza, non appena i fatti saranno accertati nelle singole responsabilità. E i cittadini possono stare tranquilli che tutti gli infermieri delle strutture sanitarie del nostro territorio difenderanno a testa alta loro e la professione e faranno fede alla mission di tutela della salute a cui sono dedicati".
14/07/2017 - Infermieri in prima linea nel nuovo organismo che si occuperà di pianificazione, monitoraggio e controllo delle attività di assistenza domiciliare.
A Teramo è stato attivato il Nucleo Operativo di Controllo Assistenziale Territoriale (Nocat) per la pianificazione, il monitoraggio ed il controllo delle attività di assistenza domiciliare.
Sulla base della nuova definizione del servizio di erogazione delle prestazioni di cure domiciliari, infatti, è necessario garantire le prestazioni a casa in linea con le modalità operative definite dal Piano Sanitario Nazionale. L'integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale costituisce, oggi, uno degli obiettivi prioritari di politica sanitaria verso il riequilibrio cui i sistemi sanitari più avanzati si sono indirizzati per dare risposte concrete ai nuovi bisogni di salute.
L'Azienda sanitaria locale di Teramo procederà alla sperimentazione di questo progetto definito per "Fragilità-Cronicità-Accompagnamento".
Il Nocat avrà funzione di pianificazione, monitoraggio e controllo delle prestazioni Adi.
In base alle esperienze professionali maturate, di questo faranno parte: per le funzione di direzione delle professioni sanitarie, Giovanni Muttillo e Gaetano Sorrentino, e nel personale dipendente, altri due infermieri: Luciano Pannelli e Emanuela Zenobi.
Gli ultimi Piani Sanitari nazionali riconoscono alle patologie croniche un particolare rilievo per I'impatto sia sanitario che sociale, per cui si è reso necessario migliorare la qualita dell'assistenza gestita sul territorio, definendo percorsi assistenziali capaci di prendere in carico il paziente a lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l'integrazione degli interventi sociosanitari.
Visto che le disuguaglianze sociali sono uno dei fattori più importanti nel determinare le condizioni di salute, la presenza di pluripatologie richiede l'intervento di diverse figure professionali, e il Nocat farà in modo che i singoli professionisti non intervengano in modo frammentario.
Questo modello intende promuovere anche un'evoluzione verso la cosiddetta medicina efficace ma sostenibile, sia in termini economici che in quelli di valori individuali e sociali.
Il percorso del paziente con patologia cronica va pianificato nel lungo periodo e gestito in modo proattivo e differenziato; va condiviso e gestito da un team composto da diverse figure (Mmg, Plp, infermiere, specialista territoriale e ospedaliero, assistente sociale. etc.) in una logica di collaborazione e corresponsabilità.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: