E' online sulla piattaforma FadInMed il nuovo corso FAD "La lettura critica dell'articolo scientifico della FNOPI. Il corso è offerto su input dei colleghi che hanno sottolineato il loro bisogno formativo sull'argomento, accolto con piacere dalla Federazione che si è attivata per aprire e integrare il percorso FAD agli infermieri e ampliare l'offerta formativa già in essere
E' online sulla piattaforma FadInMed (www.fadinmed.it) il nuovo corso FAD La lettura critica dell'articolo scientifico (5 crediti ECM) della FNOPI. Il nuovo corso ECM viene offerto su input dei colleghi che hanno sottolineato il loro bisogno formativo sull'argomento, accolto con piacere dalla FNOPI che si è attivata per aprire ed integrare il percorso FAD agli infermieri ed ampliare così l'offerta formativa già in essere.
Il corso si aggiunge infatti alla proposta 2017/2018 che già comprende la nuova edizione sul PNE, Trachestomia: gestione del paziente, Disfagia: valutazione e gestione, Aderenza Teraputica, PEG, Stomie Intestinali: Gestione per il paziente, Influenza e anziani. Impatto epidemiologico, clinico ed economico. Programmare e realizzare azioni per migliorare le coperture vaccinali , Morbillo e rosolia: epidemiologia, sorveglianza e prevenzione , le Vaccini, per un totale di 66 crediti ECM
Leggere criticamente un articolo scientifico non è un'abilità infatti semplice, richiede conoscenze di analisi specifiche, e non sempre nel percorso di studi vengono acquisite. Il corso fornirà strumenti utili per capire se i risultati di una ricerca siano attendibili o meno e se possono essere trasferiti nella pratica clinica quotidiana al fine di orientare le nostre azioni su logiche evidence based e di appropriatezza, oltre ovviamente a fornire elementi di cultura scientifica generale per distinguere studi validi da studi meno validi.
Questi i contenuti del corso:
L'approccio all'articolo scientifico
Il mare magnum delle pubblicazioni
La definizione di lettura critica
I vari tipi di studio
La piramide delle prove
La lettura dell'articolo scientifico nelle sue varie sezioni
I trabocchetti degli articoli scientifici:
- gli esiti multipli e surrogati
- la presentazione convincente dei risultati
- l'analisi a posteriori
I conflitti d'interesse
Le frodi
Gli strumenti a disposizione per la lettura critica dell'articolo scientifico
Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) ha organizzato nel convegno un confronto con i protagonisti, gli operatori del settore, pubblici e privati con una particolare attenzione al non profit, e le professioni coinvolte, con i rappresentanti di medici, infermieri e assistenti sociali
Assistenza domiciliare al centro del convegno Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), che si è svolto oggi a Milano con il titolo "Assistenza domiciliare, a che punto siamo?"
L'assistenza domiciliare, secondo Uneba, è destinata a diffondersi di più e avere più rilevanza, come strumento che può dare una risposta al bisogno crescente di assistenza (dovuto anche all'invecchiamento della popolazione) e a farlo a costi inferiori rispetto alle strutture residenziali e semiresidenziali, e dando modo all'assistito di rimanere nella casa e negli spazi in cui ha trascorso la sua vita fino a quel momento.
Per questo Uneba ha organizzato nel convegno un'occasione di confronto a 360 gradi su questo argomento, ascoltando anche in una sessione ad hoc - moderata da Salvo Caruso vicepresidente nazionale Uneba - i protagonisti, gli operatori del settore, pubblici e privati con una particolare attenzione al non profit, e le professioni coinvolte, con i rappresentanti di medici, infermieri e assistenti sociali.
"L'integrazione ospedale territorio ci sarebbe già dovuta essere, ormai è superata; ora dobbiamo spostare la presa in carico della persona assistita dal territorio al domicilio", ha scandito in apertura del suo intervento la presidente nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli -. E per questo suggerisco a voi di Uneba di valorizzare ancora di più la vostra presenza sul territorio". "La frammentazione – ha poi rilevato-, e il problema dei servizi che non si parlano tra loro, sono un tema strategico, e per questo è fondamentale la costruzione di reti. Serve percorso che parta da bisogno del cittadino, non quello dei professionisti".
Maria Teresa Zocchi, presidente dell'Ordine dei medici di Milano ha espresso il suo scetticismo verso il nuovo modello di presa in carico della cronicità proposto da Regione Lombardia – "troppo pochi pazienti e troppo pochi medici hanno aderito"- ed ha rivendicato un maggiore ruolo dei medici di medicina generale tanto nella stesura dei Piani assistenziali individuali quanto, ad esempio, nel sistema delle cure palliative voluto da Regione Lombardia con la Dgr 5918.
"Bisogna passare da risposta alla patologia a costruzione di sostegno alla qualità della vita della persona: e questa la definisce la persona, non l'operatore", ha detto Mirella Silvani, presidente dell' Ordine degli assistenti sociali della Lombardia. "Il compito di noi professionisti – ha affermato - è rendere reale il principio dell'integrazione sociosanitaria, che prima che un processo tecnico è un valore intorno al quale si sviluppano modelli organizzativi e realtà operativa"
Si prospetta una delle estati più torride degli ultimi 150 anni. Dovremmo combattere con le alte temperature e le conseguenze che ne derivano. Oltre a influire sulla natura, sui raccolti, la siccità dei fiumi, il caldo influirà negativamente soprattutto sui sali minerali presenti all'interno dell'organismo.
Disidratazione da caldo e afa, attenzione all'ipopotassiemia
A farne le spese sarà principalmente il potassio, uno dei sette macrominerali insieme al calcio, magnesio, fosforo, sodio, cloro e zolfo. Il potassio gioca un ruolo fondamentale nell'equilibrio cellulare, in particolare il potenziale di membrana, la propagazione del segnale elettrico neuronale/muscolare/cardiaco, la corretta secrezione degli ormoni, il controllo del tono vascolare, il controllo della pressione arteriosa, il controllo della motilità gastroenterica, dell'equilibrio acido-base, del metabolismo del glucosio e dell'insulina.
Senza accorgercene, attraverso il sudore, perderemo dosi massive di potassio e magnesio e l'unico modo per reintegrarli sarà attraverso gli alimenti (non basterà idratarci semplicemente con acqua); quelli ricchi di potassio e magnesio sono verdure a foglia verde, ortaggi, frutta fresca e secca, legumi e anche cioccolato fondente. Il cibo che contiene più potassio è l'avocado con i suoi circa 1204 mg, considerandone uno intero, ma anche banane, arance, pomodori e patate ne sono ricchi. Ci si potrebbe aiutare anche attraverso l'uso di integratori di potassio e magnesio, ma non sarà mai lo stesso rispetto all'assimilazione attraverso gli alimenti. Attenzione a non esagerare, soprattutto per chi è affetto da insufficienza renale.
Il buon funzionamento della pompa Na/K...
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: