Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è in fase di studio. L'utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus, annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75 % o a base di cloro allo 0,5% (candeggina).
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono) con un panno inumidito a base di alcol o candeggina, tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore.
È necessario la pulizia delle strade con disinfettanti?
Non ci sono evidenze che le superfici calpestabili siano coinvolte nella trasmissione del virus. Inoltre l'uso di ipoclorito di sodio potrebbe portare ad un aumento di sostanze pericolose nell'ambiente. Resta consigliata l'ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali.
Fonte: ISS
Il presidente OPI TERAMO in un messaggio di vicinanza a tutti i colleghi esortando chi di dovere affinché tutti i colleghi possano lavorare in sicurezza, in tutti i settori, siano pubblici o privati. La promessa che una volta finita l'emergenza si andrà a ridiscutere il ruolo, la posizione che la nostra professione ricopre nella nostra società.
Un saluto a tutti i cittadini affinché rispettino le indicazioni fornite dagli organi competenti. #news #infermieri #salute #opiteramo #coronavirus
Ed ecco che dopo una giornata di lavoro, alle 19 scatta la reperibilità e ti avvisano che dovrai viaggiare tutta la notte in tuta tyvek per trasferire i pazienti affetti da Covid19 ad altre unità operative. Sotto quelle tute, aldilà delle foto e dei sorrisi con i colleghi, il respiro non è confortevole, vi si crea un calore insalubre e la speranza è quella di toglierle il prima possibile, anche se lo scopo di tutto questo è sempre quello di assistere i pazienti, che ricordiamo, non solo solo "covid-positivi", ma persone con bisogno di gesti e cenni di umanità nonostante tutto. Dopo la notte in viaggio, senza pause per il bagno, senza l'amato telefono, con neanche un sorso d'acqua, finalmente a casa, con chi ha aspettato sveglio con fitte di angoscia il tuo rientro.
Con queste persone ce l'abbiamo già fatta.
Dedicato agli infermieri della Asl Teramo
#aslteramo #colleghi #infermieri #coraggio #sorrisi
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: