In occasione del 12 maggio giornata internazionale degli infermieri e dell'anno a loro dedicato, l' OPI Teramo, tenendo conto del momento di forte difficoltà che attraversano tutte le strutture assistenziali in particolare quelle private, causa pandemia, ha deciso di donare delle mascherine FFP2 a tutti i propri iscritti dando un occhio di riguardo ai colleghi che prestano servizio nelle strutture private della provincia. Un piccolo gesto per dimostrare la nostra vicinanza a tutti i professionisti che in questo momento in condizioni non ottimali riescono comunque a garantire una continuità assistenziale con alto livello professionale.
Le donazioni sono già avvenute presso le seguenti strutture:
- Rsa Campanini Sant'Omero
- Rsa Rozzi Nereto
- Opera Pia Alessandrini Civitella
- City Residence Teramo
- De Benedictis Teramo
Nei prossimi giorni concluderemo le consegne alle altre strutture dislocate sul territorio provinciale.
Inoltre ricordiamo a tutti gli iscritti che volessero avere la mascherina di contattare gli uffici OPI Teramo allo 0861241838 oppure all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Di seguito la consegna del Vicepresidente OPI Teramo Roberto Di Mattia presso la struttura De Benedictis di Teramo.
Giornata dell'infermiere, l'appello dell'Opi: grazie agli 11mila professionisti, ma immobilismo della Regione (video)
L'Aquila. In occasione del bicentenario della nascita della fondatrice dell'infermieristica moderna Florence Nightingale, i quattro presidenti degli ordini provinciali delle professioni infermieristiche Giancarlo Cicolini di Chieti, Maria Luisa Ianni dell'Aquila, Irene Rosini di Pescara e Cristian Pediconi di Teramo ringraziano gli 11mila infermieri abruzzesi per quanto stanno facendo in questo periodo critico per il sistema sanitario nazionale e per i cittadini e ricordano alla Regione Abruzzo che la sanità senza infermieri non può funzionare. Oggi, 12 maggio 2020, ricorre la giornata internazionale dell'infermiere durante l'anno mondiale dell'infermiere dichiarato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
"Durante l'emergenza Covid-19″, sottolineano i presidenti Cicolini, Ianni, Rosini e Pediconi, "gli infermieri hanno messo in campo e continuano a mettere in campo competenze e professionalità per aiutare i cittadini e per sostenere il sistema sanitario regionale, come hanno sempre fatto. Tutti sembrano accorgersene, ma solo la Regione Abruzzo lo ignora. A un anno dall'insediamento dell'amministrazione regionale, nonostante le buone intenzioni, tutti gli impegni presi rispetto al coinvolgimento degli infermieri professionisti sono svaniti nel nulla. Negli ultimi mesi abbiamo avuto maggiore contezza della poca considerazione che questa Regione riserva alla professione infermieristica. Proprio in questo periodo, quando è stato chiesto il massimo agli infermieri, non c'è stato nessun coinvolgimento diretto durante la gestione della pandemia per l'implementazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), dove si assumono medici ma vengono utilizzati gli infermieri che già operano nel sistema sanitario nazionali comparandoli ad altri profili quali autisti e operatori socio-assistenziali. La salute dei nostri cittadini può essere tutelata solo attraverso una proattiva sinergia tra tutti gli attori. Tutti devono fare la propria parte, tutti i professionisti possono dare il loro contributo, questa pandemia lo sta dimostrando, gli infermieri sono stati, sono e resteranno tra gli attori principali".
I presidenti osservano, inoltre, che non si possa più continuare a difendere i propri steccati e campanilismi e che il sistema sanitario regionale debba avvalersi in modo sinergico di tutte le professioni sanitarie che operano all'interno della sanità, senza far prevalere alcune professioni a discapito di altre, poiché al centro del sistema salute resta sempre il cittadino. Ad oggi, ricordano i presidenti, gli infermieri non hanno ancora ricevuto risposte dalla Regione in merito ad alcune proposte avanzate a sostegno del sistema sanitario regionale e dei cittadini: uniformare e far applicare le linee guida degli atti aziendali previsti nelle quattro province (l'istituzione del dipartimento delle professioni infermieristiche, la cui applicazione è prevista dalla legge 251/2000, è partita con modalità differenti in Abruzzo); revisionare il documento regionale per la determinazione del fabbisogno del personale sanitario; revisionare il modello dell'assistenza domiciliare, visto che l'Abruzzo ha annunciato con il "patto della salute" l'implementazione degli infermieri di famiglia/comunità, l'attivazione degli ambulatori infermieristici e degli ospedali di comunità a gestione infermieristica, ma ad oggi non è stato dato alcun seguito; attivazione del tavolo tecnico permanente con l'Assessorato alla Sanità con la presenza degli infermieri in fase di programmazione sanitaria.
da Abruzzolive.it
12 Maggio giornata internazionale dell'infermiere, 2020 anno mondiale dedicato alla nostra professione in circostanze tra le più dure mai affrontate.
Nelle condizioni non ottimali, senza la giusta considerazione e riconoscimento che merita la nostra professione, l'intero Consiglio Direttivo vuole ringraziare ogni singolo iscritto con la promessa che l'impegno ed il lavoro al cambiamento che in questi anni ci ha contraddistinto continuerà inesorabilmente.
Buon 12 Maggio 2020
Grazie
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: