Nella giornata odierna abbiamo ricevuto l'approvazione da parte del Comune di Teramo all'intitolazione a Florence Nightingale di un'area verde sita all'interno del parco del Vezzola in corrispondenza del Ponte San Ferdinando.
La cerimonia , che si svolgerà mercoledì 12 Maggio alle ore 10 in occasione della Giornata Internazionale dell'Infermiere, alla presenza delle autorità cittadine e sanitarie nel rispetto delle normative Covid, è un atto di gratitudine da parte della Giunta Comunale nei confronti della Nostra professione in un momento storico particolarmente delicato.
Nell'occasione saranno premiati sia i partecipanti al premio Riccardo D'Ignazio rivolto agli studenti neolaureati in Scienze Infermieristiche che hanno elaborato una tesi di laurea su contenuti infermieristici originali basati su evidenze scientifiche che tutti i Colleghi che hanno aderito gratuitamente lo scorso Dicembre alla Campagna dello Screening Provinciale Covid-19.
Non possiamo che esprimere tutta la Nostra soddisfazione per la fattiva valorizzazione da parte della Città di Teramo della figura infermieristica, un gesto di riconoscenza che rimarrà indelebile nel tessuto sociale.
La presidente della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche spiega perché promuove il Recovery Plan: "Senza infermieri sul territorio (ma non solo) non c’è salute e nel Piano siamo protagonisti del cambiamento e dei nuovi modelli grazie anche a una nuova multiprofessionalità". "La Missione 6 parla per certi aspetti la lingua degli infermieri: reti di prossimità, Casa della Comunità, domicilio, Ospedali di comunità che sono, si sa, a gestione infermieristica"
Il Recovery Plan italiano approda a Bruxelles diverso dalla sua prima stesura, in una versione che sul versante della sanità decide di spostare risorse (le raddoppia) sull’assistenza nel territorio, la cenerentola degli ultimi decenni nel Ssn che ha puntato molto sulla revisione, il riequilibrio e la razionalizzazione delle cure ospedaliere.
I medici di medicina generale hanno già avuto modo di manifestare la loro delusione rispetto alle novità in cantiere perché prima di tutto le Case di comunità secondo loro non avvicinerebbero l’assistenza ai cittadini, ma anzi creerebbero ancora di più compartimenti che in situazioni come ad esempio le aree interne e disagiate, non sarebbero un presidio di vera prossimità.
Cosa ne pensa “l’altra metà” dell’assistenza sul territorio: gli infermieri? Come giudicano il PNRR? Lo abbiamo chiesto alla presidente della loro Federazione, Barbara Mangiacavalli, appena confermata alla guida della FNOPI fino al 2024.
Vai all'intervista su www.quotidianosaniota.it
Il 5 maggio ricorre la Giornata Internazionale dell’Ostetrica. L’Ordine regionale della Professione Ostetrica d’Abruzzo ha programmato diverse iniziative in tutta la Regione. Dall’anno 2020 a tutt’oggi, presso la Regione Abruzzo sono stati banditi ed espletati tre concorsi per Professioniste Ostetriche.
Numerose le attività programmate per favorire il dialogo e la vicinanza alla popolazione femminile e alle loro famiglie al fine di incentivare l’attenzione delle Istituzioni politiche e sanitarie abruzzesi per l’investimento sulla Professionista Ostetrica, figura di riferimento che secondo recenti studi migliora la salute delle madri e dei loro bambini.
Le evidenze ci dicono che la discriminazione di genere e la svalutazione delle donne nel settore sanitario emergono da una mancanza di investimento nella formazione e nella professionalizzazione delle pratiche ostetriche. “Investi nelle Ostetriche” è lo slogan promosso dall’ICM per l’anno 2021, anno che dopo il 2020 l’OMS ha dedicato a tutte le professioni sanitarie. L’investimento nelle Ostetriche deve includere non solo il numero di ostetriche, ma anche l’istruzione, la formazione, la regolamentazione e la tutela dell’ambiente di lavoro.
Troppo spesso la voce delle Ostetrica è esclusa o ignorata durante il processo decisionale, portando a grandi divari di genere nelle leadership e nella realizzazione professionale. L’Ordine regionale della Professione Ostetrica dell’Abruzzo con determinazione mira a far riconoscere in ambito regionale il ruolo delle ostetriche per lo sviluppo di un futuro migliore per la tutela della salute della donna, della sua famiglia e dell’intera Comunità.
Da diversi anni nei contesti assistenziali delle area materno-infantile delle Aziende Sanitarie abruzzesi si sono poste le basi per lo sviluppo del modello organizzativo a conduzione ostetrica che si caratterizza con la presenza di solo personale ostetrico e personale di supporto dedicato. Dall’anno 2020 a tutt’oggi, presso la Regione Abruzzo sono stati banditi ed espletati tre concorsi per Professioniste Ostetriche. Il plauso va alle Istituzioni regionali e alle Aziende sanitarie del territorio abruzzese che quotidianamente investono sul miglioramento degli standard assistenziali della salute femminile e la promozione della natalità...
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: