Per gli adulti dai 18 ai 64 anni
Nell’attuale situazione di emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19 anche gli adulti si trovano a trascorrere la giornata nella propria abitazione, prevalentemente in ambienti chiusi, svolgendo attività che, data l’ampiezza della fascia di età interessata (18-64 anni), possono essere molto diverse, così come gli interessi e gli impegni, che spesso sono di tipo sedentario. Molti lavoratori che, attraverso la formula del lavoro agile (smart working), hanno avuto la possibilità di continuare a svolgere la propria professione rimanendo a casa, necessariamente trascorrono lunghe ore della giornata seduti davanti al PC. I più giovani ascoltano lezioni al PC, tablet, smartphone, giocano ai videogame o chattano per molte ore al giorno, molti, sia tra i giovani che tra i meno giovani, guardano la TV.
I comportamenti sedentari, e in generale lo stare seduti per molte ore al giorno, possono contribuire ad aumentare il rischio di sovrappeso e di problemi osteoarticolari, agire sul livello del colesterolo e della pressione, causare disturbi del sonno e alimentare comportamenti aggressivi, irritabilità, difficoltà di concentrazione e attenzione.
Pertanto, nell’attuale condizione di isolamento fisico e sociale dal mondo esterno è necessario impegnarsi in attività che permettano di scandire con regolarità la propria giornata e di mantenere la percezione di padronanza e controllo della propria vita, nonostante gli inevitabili cambiamenti richiesti. È importante organizzare il tempo nel modo migliore, sia se si sta in casa da soli, sia se si vive in coppia o con altre persone, figli di diverse età, genitori o parenti: dedicarsi al lavoro (nelle situazioni in cui ciò è possibile), alla cura della casa, ascoltare la musica, leggere, studiare, praticare un hobby, giocare o fare altre attività con i propri figli e, elemento molto importante, praticare regolarmente attività fisica.
L’esercizio fisico, non solo contribuisce a mantenersi in salute, ma anche a promuovere il benessere fisico e mentale, migliora la qualità del sonno, l’umore, l’autostima e favorisce la gestione di stress, ansia e frustrazione che la situazione attuale può generare. Rimanere attivi anche restando in casa è quindi un modo efficace per avere un approccio positivo, per scaricare tensioni, per affrontare in modo più sereno le giornate passate in solitudine se si vive soli, le preoccupazioni per genitori o parenti più anziani, o per gestire nervosismi o discussioni causate anche dalla costante condivisione di spazi comuni.
Inoltre gli adulti, ora più che mai, stando molto tempo tutti in casa, sono chiamati a svolgere il loro delicato ruolo di figure di riferimento per i più giovani, quindi essere attivi per incoraggiare anche i figli a esserlo, ma anche essere promotori di giochi e attività da fare insieme, comprese quelle domestiche utili alla vita familiare, e ancora condividere un utilizzo consapevole e positivo dei dispostivi tecnologici per approfondire o attivare nuovi interessi, ma anche per mantenere le relazioni sociali con l’esterno. Nello stesso tempo, anche i ragazzi possono incoraggiare i genitori a fare insieme esercizi fisici o altre attività per trascorrere in modo sereno la giornata.
Quanta attività fisica è necessaria?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) gli adulti tra i 18 e i 64 anni dovrebbero svolgere ogni settimana almeno 150 minuti di attività fisica aerobica moderata, o almeno 75 minuti di attività fisica aerobica vigorosa, oppure una combinazione equivalente di attività moderata e vigorosa. L’attività aerobica dovrebbe essere eseguita in sessioni della durata di almeno 10 minuti continuativi. Si possono ottenere benefici aggiuntivi di salute incrementando l’attività fisica settimanale moderata fino a 300 minuti o quella di intensità vigorosa fino a 150 minuti, oppure una combinazione equivalente di attività fisica moderata e vigorosa. Inoltre, 2 o più giorni a settimana dovrebbe essere praticata un’attività di rafforzamento dei principali gruppi muscolari.
In linea generale, una persona che svolge attività fisica aerobica moderata durante il suo svolgimento riesce a parlare, ma non a cantare; una persona che svolge attività fisica aerobica vigorosa non riesce a dire più di qualche parola senza fermarsi a prendere fiato.
Gli adulti inattivi dovrebbero iniziare a praticare attività fisica in modo graduale, aumentando durata, frequenza e intensità di volta in volta. Praticare attività fisica sotto i livelli raccomandati produce comunque benefici. Queste raccomandazioni interessano gli adulti in salute, a meno che specifiche condizioni mediche non indichino il contrario Per l'articolo completo
Il Direttivo dell'OPI Teramo applaude l'iniziativa del Comune di Teramo attraverso il C.O.C, nel reperimento di alloggi temporanei protetti per il personale sanitario dell'ospedale Mazzini, auspicando che tale iniziativa venga presa in considerazione dagli altri Comuni della Provincia, per i propri concittadini e operatori sanitari, che ricordiamo non sono eroi, ma professionisti che temono di fare ritorno a casa per paura di contagiare i propri familiari, improvvisati in auto-isolamenti, senza un abbraccio, con saluti a debita distanza, con silenzi interminabili e nostalgie senza aluna logica emotiva, come se le emzioni avessero una logica.
Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.
(Khalil Gibran)
Il pane fresco o le verdure crude possono essere contaminate da nuovo coronavirus e trasmettere l’infezione a chi li mangia?
Allo stato attuale non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del virus sulla superficie degli alimenti, ma la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie ( droplets) o per contatto, purché manipolando il pane, come altri alimenti, sia rispettata l’igiene delle mani, che consiste nel lavaggio accurato con acqua e sapone per almeno 20 secondi, e in caso di tosse o starnuti si usi un fazzoletto usa e getta per coprire le vie respiratorie e poi si lavino subito le mani prima di toccare il pane o le verdure.
La suola delle scarpe può portare il virus in casa contaminando le superfici e esponendo al contagio?
Il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti non è attualmente noto. Teoricamente se si passa con la suola delle scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa. Tuttavia, il pavimento non è una delle superfici che normalmente tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita)
Se torno da una passeggiata con il mio cane devo pulirgli le zampe?
La sopravvivenza del nuovo Coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo. Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus. E’ possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)
Se si è dovuti uscire per lavoro o emergenze, al rientro in casa bisogna lavare i capelli e gli indumenti indossati? Il virus sopravvive su capelli e indumenti?
Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto. www.iss.it