Sono tutte mamme le ricercatrici dell’Università Statale di Milano che hanno messo a punto un tampone salivare molecolare per facilitare la diagnosi tra i bambini, di cui è già stata verificata la sicurezza e la affidabilità
I loro nomi sono Elisa Borghi, Daniela Carmagnola, Claudia Dellavia e Valentina Massa. Hanno tutte figli in età scolare.
Il test si basa su un protocollo dell’Università di Yale ed è stato adottato ed ottimizzato nei laboratori della Statale.
Il tampone salivare delle mamme ricercatrici mostra una altissima affidabilità (di circa il 96%). Inoltre, ha caratteristiche che lo rendono molto adatto al suo utilizzo tra i più piccoli. Infatti, è sicuramente meno disagevole del tampone naso-faringeo. Il test richiede semplicemente la raccolta di un campione di saliva tramite un piccolo rullo di cotone sotto la lingua.
Il tampone per i più piccoli “potrebbe essere messo a disposizione dei pediatri di famiglia per diagnosticare in maniera non invasiva l’infezione da Sars Cov-2 almeno tra i bambini di 3-6 anni” propone il preside di Medicina e Chirurgia alla Statale di Milano Gianvincenzo Zuccotti. www.nursetimes.org
Il Covid ha anche le sue vittime “bianche”, che vista l’emergenza infermieri, soprattutto per i reparti di terapia intensiva, per l’assistenza nell’infermieristica di famiglia e comunità e anche per le patologie non Covid rischia di peggiorare l’allarme già lanciato da Federazione degli ordini e sindacati sulla necessità di più infermieri e più specializzati.
Il virus sta bloccando l’ammissione ai corsi di laurea Magistrale, posticipando l’avvio a marzo dell’A.A. 2020/2021.
“Prendiamo atti della situazione che la pandemia ha creato – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) – ma non può risolversi tutto con un rinvio a marzo, sempre che basti, degli esami di ammissione alle lauree magistrali. È necessario, anzi direi indispensabile visto ciò che gli infermieri stanno facendo e quello che è loro richiesto, avere certezza dell’attivazione test nei primi mesi del 2021 perché non venga perso un anno accademico”.
“È necessario – prosegue – tutelare il percorso e la garanzia di poter portare a termine gli studi per la salvaguardia dell’anno accademico. E in questo senso abbiamo richiesto al Ministro Manfredi garanzie della non perdita dell’anno accademico attivando le modalità opportune, modificando il decreto del 28 ottobre scorso in cui si prevede che la prova fissata originariamente per il 30 ottobre relativa alle lauree magistrali sia sospesa e rimandata a data da destinarsi entro marzo 2021.”
“E’ un atto importante e una decisione necessaria – aggiunge Mangiacavalli – perché se è vero che le nuove disposizioni sono state adottate per fronteggiare una seconda ondata di contagi, tuttavia è vero anche che il personale sanitario combatte la lotta al Covid-19 da febbraio 2020, dando ogni giorno prova della propria professionalità, per dovere e per passione, in prima linea nell’emergenza sanitaria. Le difficoltà a cui ogni professionista sanitario è stato sottoposto e che oggi si trova a dover affrontare nuovamente sono innumerevoli e le condizioni di lavoro ai limiti del possibile”.
“Anche nel nostro Codice deontologico – sottolinea la presidente FNOPI –, c’è l’obiettivo di mantenere e sviluppare conoscenze e competenze: una necessità oggi per ogni professionista della salute, per garantire ai cittadini assistiti la tutela della salute, assicurando l’efficacia e l’appropriatezza delle cure erogate. I limiti derivanti da modelli organizzativi obsoleti e inappropriati e la carenza di personale non devono ridurre l’impegno e il valore dell’aggiornamento, ma, anzi, sono proprio la carenza di professionisti e le conseguenze che ne derivano che impongono, prima di tutto, di garantire elevati e significativi livelli di qualità della formazione. E Covid non può fermare tutto questo che serve alla professione e alla tutela del diritto allo studio, ma soprattutto ai cittadini assistiti per avere difronte un professionista sempre più preparato e capace”. www.fnopi.it
il 31 ottobre l’American Academy of Nursing ha conferito la nomina a Fellow al Professor Ercole Vellone. Si tratta del quinto infermiere italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento.
Lo hanno preceduto finora Loredana Sasso, Gennaro Rocco, Alessandro Stievano e Rosaria Alvaro.
L’Academy nasce nel 1973 nell’ambito dell’America Nursing Association ed è una delle più autorevoli e potenti organizzazioni degli Stati Uniti. Al servizio del pubblico e della professione infermieristica agisce mediante la promozione e la divulgazione e la conoscenza del Nursing. Ogni giorno attraverso attività politiche e culturali in America e nel mondo, l’Academy e i suoi membri creano iniziative legate alle politiche ed alla conoscenza della salute per indirizzare la riforma dei sistemi sanitari evidenziando il contributo del Nursing.
A tal proposito, L’Academy sviluppa programmi globali per aumentare la conoscenza delle tematiche legate alla salute internazionale da parte dei leader infermieristici. I Fellow sono riconosciuti per la loro carriera infermieristica e sono identificati tra tutti i professionisti nel mondo con il più alto livello formativo. L’invito alla Fellowship va quindi oltre il semplice riconoscimento della propria carriera professionale, concretizzandosi nell’ingresso formale in un gruppo e alla sua rete di relazioni internazionali ad altissimo livello e con una forte capacità e possibilità di influenzare le linee politiche dei sistemi sanitari.
Ercole Vellone è Professore di II fascia (associato) per il Settore Scientifico Disciplinare MED/45 (Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche) presso il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università Tor Vergata di Roma e da maggio 2019 è Associate Director dell’International Center for Self Care research (A QUESTO LINK il suo curriculum)
La nomina testimonia come l’Infermieristica italiana stia sempre di più acquisendo una posizione di rilievo nel panorama internazionale grazie alla collaborazione tra istituzioni.
Questo momento deve rappresentare per tutti noi una spinta ad un impegno e coesione sempre maggiore con l’obbiettivo di rendere sempre più visibile il lavoro dei nostri infermieri e quindi della Professione e della Disciplina infermieristica. Il titolo di Fellow è stato conferito al Prof. Vellone il 31/10/2020 durante la cerimonia annuale per i nuovi Fellow che quest’anno, anziché a Washington, si è tenuta via internet a causa delle restrizioni da COVID-19.
A Vellone le congratulazioni della Fnopi e di tutta la comunità infermieristica.www.fnopi.it