Tema molto sentito per la nostra professione è sicuramente l'introduzione della legge Gelli, vi segnaliamo questo esaustivo articolo:
La legge Gelli, arrivata in un contesto in cui le risorse sono particolarmente scarse, tra le altre cose sottolinea come la rivoluzione in merito al concetto di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie debba necessariamente coincidere anche con una gestione sostenibile ed oculata a livello economico.
Legge Gelli, rivoluzione copernicana della responsabilità professionale
Lo scorso 1° aprile è entrata in vigore la legge 8 marzo 2017 n.24 "Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie"....
Direttamente dal sito del Ministero della Salute vi segnaliamo questo interessantissimo approfondimento sul tema dei vaccini, in più viene invitata la popolazione a contattare il numero di pubblica utilità 1500 al quale risponderanno medici ed esperti del Ministero e dell'Istituto Superiore di Sanità.
Attivo dal 14 giugno il numero di pubblica utilità 1500 al quale risponderanno medici ed esperti del Ministero e dell'Istituto Superiore di Sanità per fornire ai cittadini informazioni e risposte in merito alle novità introdotte dal recente decreto legge in materia di vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni.
Il numero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 16.00.
Consulta anche la Guida ai nuovi obblighi vaccinali diffusa in occasione della pubblicazione in Gazzetta del decreto.
Il decreto legge estende da 4 a 12 le vaccinazioni obbligatorie previste, includendo oltre alla vaccinazione anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica e anti-epatite B anche l'anti-pertosse, l'anti-Haemophilus influenzae tipo b, l'anti-meningococcica B, l'anti-meningococcica C, l'anti-morbillo, l'anti-rosolia, l'anti-parotite e l'anti-varicella, in ragione della loro elevata contagiosità.
Tutte le 12 vaccinazioni sono gratuite, perché già inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Le dodici vaccinazioni devono essere tutte obbligatoriamente somministrate ai nati dal 2017, mentre ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita....
L'evento, promosso dall'associazione APRIRE, vede coinvolta la Federazione nel Panel Giuria e molto Infermieri esperti nel Comitato tecnico scientifico.
Procedono spediti i lavori del Comitato tecnico scientifico in preparazione della Conferenza di consenso: "La cura nelle fasi terminali della vita nel grande anziano. Cure palliative e accompagnamento a domicilio, nelle residenze per anziani e in hospice" che sarà celebrata nel mese di ottobre 2018. L'evento è promosso e finanziato dall'associazione APRIRE - Assistenza PRimaria In REte - Salute a Km 0.
Si è inoltre costituito il Panel Giuria, all'interno del quale la Federazione nazionale OPI avrà il compito di esaminare, correggere, integrare ed, infine, approvare il Documento di consenso.
Molti gli infermieri presenti anche nel Comitato tecnico scientifico: Cinzia Bertelli, Infermiera cure palliative Associazione Nazionale Tumori; Simonetta Di Meo, Infermiera Dirigente Servizio Infermieristico Territoriale ASST Spedali Civili; Serena Sperotto, Infermiera Cure Domiciliari ASST Brescia; Ermellina Zanetti, Infermiera Associazione APRIRE Network.
La Conferenza di consenso consiste nella stesura di raccomandazioni da parte di una giuria al termine di una presentazione e consultazione di esperti che sintetizzano le conoscenze scientifiche su un dato argomento.
Dal loro esordio negli anni Sessanta nel Regno Unito, le cure palliative si sono estese in tutto il mondo
occidentale, acquistando le caratteristiche di una vera e propria disciplina specialistica.
Sviluppatesi nel contesto assistenziale della malattia oncologica avanzata, le cure palliative sono state in
seguito estese all'Aids o ad altre malattie croniche come lo scompenso cardiaco, l'insufficienza renale,
l'insufficienza epatica, le broncopneumopatie croniche ostruttive e le sindromi neurologiche degenerative. Terminale viene inteso comunemente il paziente con aspettativa di vita non superiore a sei mesi, ma l'identificazione in termini così rigidi si è dimostrata difficile da attuare, in particolare nel caso di diagnosi non correlate al cancro. Per ovviare a questa grave limitazione, il National Hospice Organization negli Stati Uniti, ha proposto dei criteri di eleggibilità per il ricovero in hospice, basati su dati anamnestici, clinici e laboratoristici che sono stati successivamente utilizzati per l'identificazione dei pazienti terminali. Tuttavia, il tentativo di validazione clinica di tali criteri in pazienti con malattie croniche avanzate non neoplastiche, ha dimostrato la loro inattendibilità predittiva.
Gli obiettivi della Conferenza di consenso promossa da APRIRE network sono:
1. Definire i criteri prognostici di terminalità specifici per il grande anziano.
2. Identificare gli interventi palliativi appropriati per l'assistenza e la cura, a domicilio, nelle strutture
residenziali e in hospice, del grande anziano nelle fasi terminali della vita.
3. Identificare gli interventi per il supporto alla famiglia e ai cargiver formali e informali.
4. Individuare criteri e indicatori per la valutazione della qualità dell'assistenza e della cura nelle fasi
terminali della vita del grande anziano.
Per saperne di più: https://www.aprirenetwork.it/