Istituita nel 2007 dall’Unione Europea per condannare le discriminazioni che ancora moltissime persone sono costrette a subire sulla base del loro orientamento sessuale, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. La data è simbolica, perché fu proprio il 17 maggio del 1990 che l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, eliminò l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, anche se ci vollero ancora quattro anni affinché la decisione divenisse operativa, con la successiva edizione del Dsm (Diagnostic and statistical manual of mental disorders), approvato nel 1994.
Anche in questa occasione, quindi, la Rai, nel pieno rispetto del proprio ruolo di Servizio Pubblico, dedicherà parte della propria programmazione, televisia, radiofonica e sulla piattaforma OTT RaiPlay alla Giornata. Nel dettaglio, su Rai1, sia Uno Mattina, in onda dalle 6.45, sia Oggi è un altro giorno, alle 14.00, dedicheranno ai temi della Giornata una parte di trasmissione, così come farà, su Rai2, lo show radiotelevisivo Radio2 Social Club, condotto da Luca Barbarossa con Andrea Perroni, in onda dalle 8.45 in tv e in radio. Su Rai3, invece, sarà Agorà, in onda dalle 8.00, a trattare l'argomento del contrasto ad ogni forma di omofobia, con ospiti in studio ed interviste.
Tutte le Testate giornalistiche dedicheranno copertura informativa all’evento nelle edizioni dei rispettivi telegiornali, con la Testata Giornalistica Regionale che, nel corso dell'intera giornata, dedicherà al tema servizi, interviste e approfondimenti, in onda nelle varie edizioni dei Tg regionali.
Doppia premiazione quest'anno per il consueto appuntamento con il premio Riccardo D'Ignazio.
Il premio intitolato allo storico presidente Riccardo D’Ignazio: una borsa di studio del valore di mille euro alla miglior tesi di laurea in Scienze Infermieristiche assegnato dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo.
Dopo l'attenta valutazione della commissione interna, sono risultati vincitori per le edizioni 2019 (saltata lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria) e 2020 Fabiola Iustini e Alessandro Berardinelli.
Congratulazioni dall'intero consiglio direttivo.
Una giornata internazionale dell'infermiere che rimarrà indelebile per la provincia di Teramo. Un gesto concreto di stima e di riconoscenza quello dell'amministrazione Comunale che ha accolto l'applicazione richiesta per l'intitolazione di un'area verde del parco fluviale a Florence Nightingale.
Alla cerimonia sono intervenuti il Sindaco, Gianguido D’Alberto; la consigliera comunale, Graziella Cordone; il Direttore Generale della ASL, Maurizio Di Giosia; il Direttore Sanitario della ASL, Maurizio Brucchi; la Dirigente Professioni Sanitarie ASL Teramo, Dott.ssa Giovanna Michela Pace; il Vescovo della diocesi di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi.
Di seguito le dichiarazioni del Presidente OPI Teramo Cristian Pediconi e del vicepresidente Andrea Fini:
“Ringraziamo il sindaco e l’intera amministrazione comunale che, dietro nostra richiesta inoltrata circa un anno fa, hanno deciso di intitolare un’area del parco fluviale di Teramo a Florence Nightingale, che noi ricordiamo nell’anniversario della sua nascita – ha dichiarato il presidente dell’OPI Teramo, Cristian Pediconi – Un ringraziamento speciale, in questa giornata, va ai nostri colleghi. Veniamo da più di un anno di pandemia durante il quale, tra mille difficoltà, gli infermieri hanno continuato a dimostrare cosa significa fare questo lavoro.
Un periodo in cui abbiamo ascoltato tanti encomi, tante belle parole, siamo stati addirittura chiamati eroi – ha aggiunto il presidente Pediconi – Però noi vogliamo essere trattati come professionisti da tutte le istituzioni, 365 giorni l’anno. C’è il timore, infatti, che passata la fase emergenziale si torni nel dimenticatoio. Dobbiamo vigilare perché ciò non accada e pretendiamo di sedere a tutti i tavoli istituzionali dove si discute il futuro della sanità. Il Patto per la salute ha istituito la figura dell’infermiere di prossimità, o di famiglia, però va riorganizzato il sistema sanitario, perché se diciamo che i bisogni dei cittadini vanno soddisfatti sul territorio, ma abbiamo una visione organizzativa ancora ospedalocentrica, difficilmente si potrà rispondere in maniera mirata”.
Considerazioni a cui si aggiungono quelle del vicepresidente dell’OPI Teramo, Andrea Fini: “Gli infermieri ci sono sempre stati, non solo nell’ultimo anno di pandemia. L’intitolazione del giardino a Florence Nightingale è un gesto concreto nei nostri confronti per il quale ringraziamo il Comune di Teramo. Concretezza che, purtroppo, manca ad altri livelli politici e dirigenziali. Noi conosciamo bene la centralità della professione infermieristica nell’assistenza sanitaria – ha concluso il vicepresidente Fini – e lo conferma anche uno studio europeo secondo il quale, all’interno delle unità operative, con un minor numero di infermieri aumenta il rischio di mortalità”.